Radiotrasmittenti al concorso per agenti penitenziari

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2016 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
Radiotrasmittenti al concorso per agenti penitenziari

Radiotrasmittenti al concorso per agenti penitenziari

ROMA – Radiotrasmittenti al concorso per allievi agenti penitenziari: come, peggio che in molti altri concorsi pubblici. Ma questa volta a cercare di barare non erano cittadini qualunque, ma aspiranti agenti di polizia penitenziaria, coloro che dovrebbero far rispettare le regole, almeno nelle carceri.

Invece cinquanta di loro sono stati trovati con le prove d’esame complete, grazie, appunto, a radiotrasmittenti, auricolari e bracciali contenenti le risposte alle domande del concorso che si è tenuto a Roma lo scorso 20 aprile.

La notizia è stata data dal sindacato Cisl Fns (Federazione nazionale sicurezza), che ha reso noto che “sono in atto indagini dell’autorità giudiziaria per individuare i responsabili” della truffa.

LA POLIZIA PENITENZIARIA – Il Corpo di Polizia Penitenziaria, alle dipendenze del Ministero della Giustizia, garantisce la sicurezza e le condizioni di legalità all’interno degli istituti penitenziari e, è scritto sul sito della Polizia penitenziaria, collabora alle attività di reinserimento sociale delle persone condannate.

La riforma del 1990 ha affidato alla polizia penitenziaria oltre ai tradizionali compiti di garanzia della legalità, dell’ordine e della sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, anche quello della partecipazione al trattamento rieducativo dei condannati, conferendo così al Corpo una specificità che lo contraddistingue dalle altre forze di Polizia ad ordinamento civile e militare.

La smilitarizzazione, l’ampliamento delle funzioni e dei compiti, l’introduzione dei ruoli direttivi hanno consentito una nuova prospettiva nella professionalità e nelle funzioni di sicurezza. La Polizia Penitenziaria svolge i suoi compiti istituzionali nei 206 istituti penitenziari per adulti, nei 19 per minori, nelle strutture e servizi ad essi connessi. Nel corso degli anni il Corpo ha visto implementare le proprie attività e funzioni, con compiti finalizzati ed utili ad una maggiore efficacia nel raggiungimento del fine istituzionale.