ROMA – Una ragazzina di 13 anni è stata molestata e stalkerizzata per un anno da un professore di 45 anni, costringendo la giovane a denunciarlo e cambiare città mentre l’insegnante continua a lavorare nello stesso istituto, in provincia di Napoli, nonostante il Gip abbia ordinato all’uomo di non avvicinarsi alla 13enne. Il padre della ragazza ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha risposto mandando gli ispettori nella struttura e chiamando la vittima.
Il professore aveva approfittato di un momento di debolezza della studentessa: un mese prima che iniziasse a perseguitarla la giovane aveva perso la madre. La persecuzione, come scrive Il Corriere della Sera, iniziò nel 2015 per terminare nell’ottobre del 2016. Nell’ordinanza della Procura di Napoli Nord è scritto che il prof “la molestava, pedinandola, telefonandole a ogni ora del giorno e della notte, inviandole numerosissimi messaggi”.
“L’aspettava all’uscita del bagno per incontrarla, abbracciandola in classe e tentando di baciarla, appoggiandole la testa sul petto, sfiorandole i fianchi, dicendole di essere innamorato di lei impedendole di frequentare i suoi coetanei, interrogandola ogni giorno, umiliandola e rimproverandola davanti ai compagni fino a farla piangere, poi le diceva anche che non aveva più rapporti sessuali con la moglie”.
Prima della denuncia la ragazza aveva manifestato più volte l’intenzione di suicidarsi e si era inflitta svariati tagli, scoperti dal suo medico curante. La ministra Fedeli, dopo aver letto la lettera del padre, gli ha telefonato per mostrargli vicinanza. Intanto è stata avviata un’ispezione e l’Ufficio scolastico regionale ha acquisito le carte della Procura sulla vicenda.