Raid ultras Campo de’ Fiori: scontro tra Prefetto di Roma e Comunità ebraica

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA
Raid ultras Campo de’ Fiori: scontro tra Prefetto di Roma e Comunità ebraica

ROMA – Scontro tra il Prefetto di Roma e la comunità ebraica della Capitale dopo il raid antisemita contro i tifosi del Tottenham in un pub a Campo de’ Fiori. “Roma non è Tel Aviv. Non mi sembra che cadano razzi. Chiedo rispetto per le forze dell’ordine da parte di tutti, a cominciare dalla comunità ebraica”, ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Parole destinate ad accrescere le polemiche già roventi dopo il raid in Campo de’ Fiori.

La polemica è stata lanciata dal presidente della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici: “Se è possibile aggredire 50 tifosi del Tottenham a Campo de’ Fiori, vuol dire che Roma non è meno pericolosa di Tel Aviv”, ha detto durante una maratona oratoria davanti a Montecitorio, paragonando l’aggressione nella capitale ai razzi che da Gaza colpiscono Israele.

Inoltre, in occasione della manifestazione degli studenti del 14 novembre, finita con gli scontri sul Lungotevere, il presidente della comunità ebraica capitolina aveva lamentato il fatto che il corteo degli studenti era stato fatto passare davanti la Sinagoga. Ciò aveva costretto i bimbi della scuola ebraica a restare chiusi in Istituto.

“Devo ritenere che ci sia una regia preordinata”, ha detto ancora Pecoraro in riferimento agli scontri di dieci giorni fa, “Se si comincia a dialogare con la Digos – spiega il prefetto-  e poi improvvisamente gli studenti alla testa del corteo vengono sostituiti da altri con caschi e martelli, tutto ciò non è avvenuto per caso. “Non so – specifica – se esterna o interna al corteo, ma c’è. Come ci sono anche collegamenti tra quello che avviene a Roma e in altre parte d’italia. Anche su questo c’è attenzione delle forze ordine”.