Rapine, estorsioni, droga e false revisioni: sgominata organizzazione, 28 arresti in tutta Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2014 - 12:25 OLTRE 6 MESI FA
Rapine, estorsioni, droga e false revisioni: sgominata organizzazione, 28 arresti in tutta Italia

Rapine, estorsioni, droga e false revisioni: sgominata organizzazione, 28 arresti in tutta Italia

VARESE, 11 MAR – Corruzione e  falso in atto pubblico, estorsioni in danno di imprenditori,  rapine in esercizi commerciali e a persone, spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Varese, dalle prime luci dell’alba, hanno eseguito una vasta operazione nei confronti di una associazione a delinquere attiva nel nord ovest della Lombardia.

Tra i componenti, principalmente italiani di origine calabrese con una limitata componente di stranieri. In totale ventotto arresti e cinquanta perquisizioni. Arresti soprattutto nelle province di Varese, Como, Milano, Palermo e Chieti.

Le indagini hanno fatto emergere l’esistenza di una articolata associazione per delinquere – con al vertice persona di origine calabrese vicina alla criminalità organizzata – che  aveva promosso e organizzato una complessa attività di false revisioni ad autovetture (circa 2000 ogni anno) pretendendo – dalle officine – fino al 20% su ogni singola prestazione.

Parallelamente, il gruppo criminale,  violento e determinato, ha posto in essere numerose estorsioni a danni di imprenditori del saronnese e del comasco dai quali si faceva consegnare denaro e altre utilità attraverso gravi intimidazioni culminate, in una circostanza, nell’esplosione di otto colpi d’arma da fuoco contro l’autovettura di una vittima e in altra nel violento pestaggio di un’altra persona, peraltro alla presenza dei figli minori della sua compagna.

Per finanziare ulteriormente le attività criminali del gruppo – si legge ancora – alcuni componenti “avevano intessuto una fitta rete di spaccio di stupefacenti alimentata ulteriormente dai proventi delle rapine, dallo sfruttamento della prostituzione e dal furto in ditte e ricettazione di autoveicoli. In particolare, le indagini hanno accertato le responsabilità: dei ‘promotori’ e ‘organizzatori’ dell’associazione e del suo vertice decisionale individuati quali mandanti di atti di intimidazione per il controllo dei settori d’interesse; degli “associati” costituiti in una componente specialistica nel settore della riparazione di autovetture; di un gruppo collegato all’associazione dedito alla commissione di rapine, traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e altro”.