Rapina a Grinzane Cavour, gioielliere indagato per omicidio colposo: “Ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro”

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 29 Aprile 2021 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA
rapina gioielleria, foto ansa

Rapina a Grinzane Cavour, il gioielliere che ha ucciso due banditi: “Mondo minacciato da chi tollera il male” (foto Ansa)

A Grinzane Cavour (Cuneo), nella centralissima via Garibaldi, una rapina è finita nel sangue. Mario Roggero, il titolare dell’0monima gioielleria, nella giornata di mercoledì 28 aprile ha sparato a tre ladri uccidendone due. Il terzo è stato preso dopo un un tentativo di fuga. Due banditi sono morti, colpiti dai proiettili esplosi dal titolare del negozio che nel 2015 aveva già subito una violenta rapina. 

Aggiornamento delle 15.24

Il gioielliere è indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa

Roggero che il prossimo 5 maggio compirà 67 anni, ora è indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa.

Roggero avrebbe sparato dopo che i rapinatori hanno colpito con un pugno la moglie, legato i polsi alla figlia e tentato di appropriarsi dell’incasso, dopo che gia si erano fatti consegnare alcuni preziosi. Resta da capire se il gioielliere abbia sparato all’interno del negozio o all’esterno, quando i rapinatori erano già in fuga. Un dettaglio importante ai fini delle responsabilità penali, che verrà chiarito dalla perizia balistica.

“Non provo niente. Ho dovuto scegliere, o me o loro”

“Non provo niente. Mi spiace sia successo un fatto così, è molto brutto, ma o io o loro”. Mario Roggero, il gioiellliere che ha sparato, parla così  ai microfoni del Tg1. “Con la mano destra ho aperto la cassa, con la sinistra il cassetto in cui sapevo che c’era la mia arma – racconta l’uomo – e simultaneamente ci siamo trovati uno puntato contro l’altro. Ho dovuto… poi sono scappati”. L’uomo era già stato rapinato sei anni fa, nel 2015. In quell’occasione i malviventi lo avevano picchiato e imbavagliato.

Grinzane Cavour, il gioielliere su Fb: “Mondo minacciato da chi tollera il male” 

Il gioielliere che ha sparato, sempre nella giornata di oggi aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook una frase presa dal fisico tedesco Albert Einstein: “Il mondo non è minacciato dalle persone che fanno il male, ma da quelle che lo tollerano”.

 Numerosi gli attestati di solidarietà che in queste ore gli sono arrivati, tra cui quello dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Alba in cui vive.

Mario Roggero, la figlia: “Mio padre ha sparato per difesa” 

Sulla vicenda è intervenuta anche la figlia Silvia: “Ieri la mia famiglia è stata coinvolta in un evento molto spiacevole. Il gioielliere di Gallo Grinzane che ha ucciso due rapinatori su tre per legittima difesa è mio padre. Nella difficoltà voglio rimanere aperta e fiduciosa, lucida e forte”.

Silvia Roggero, una delle quattro figlie del gioielliere, in un altro post dice di avere “piena fiducia nella giustizia” e ringrazia “le persone che dai balconi hanno applaudito mio papà che ha difeso coraggiosamente mia mamma e mia sorella di fronte a un’arma da fuoco puntata con minacce di morte e di aggressione!”

Intanto si è scoperto che la pistola usata dai banditi (che avevano precedenti) era finta. Si tratta di un 45enne, un 58enne e un 34enne tutti originari di diverse località del Piemonte. 

I primi a solidarizzare con il gioielliere è stata Giorgia Meloni che ha espresso solidarietà al gioielliere che si è solo difeso. La leader di Fratelli d’Italia ha ribadito la sua posizione: la difesa è sempre legittima.