Ravenna, maestre accusate di maltrattamenti: alla ripertura dell’asilo solo 21 bambini su 52

Pubblicato il 10 Gennaio 2011 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA

Sono arrivati alla spicciolata a partire dalle 7, tra la fitta nebbia che avvolgeva il paese. C’era chi con il bimbo in braccio ha varcato la soglia dell’asilo nido senza esitazione, chi invece si è solo affacciato per dire che là dentro suo figlio non l’avrebbe più portato. Alle 9.30, alla chiusura delle porte, erano 21 su 52 i bambini portati al ‘Mazzanti’, l’asilo nido di Conselice, nel Ravennate, al centro di un’indagine per presunti maltrattamenti aggravati ai bimbi da parte di una coordinatrice di 48 anni e un’educatrice di 41, agli arresti domiciliari da venerdì.

”Ditemi se mia figlia è in quei filmati”, ha chiesto ai carabinieri un padre arrivato al ‘Mazzanti’ con la compagna e la figlia piccola. L’uomo ha poi riferito alcuni episodi relativi alla bimba: ”L’avevamo trovata con delle unghie rotte e con dei morsi sulla faccia, ma avevamo lasciato correre”. I genitori, all’arrivo nella struttura dopo le vacanze natalizie, oltre alla consueta pattuglia della Polizia municipale che regolava il traffico hanno trovato anche due pattuglie dei carabinieri.

E’ stato personalmente il capitano Maurizio Biancucci, comandante della Compagnia di Lugo, a ricevere nel cortile antistante l’asilo i genitori per rassicurarli: ”Siamo qui per rassicurarvi sulla nostra attività”, ha detto ai genitori che si fermavano a parlare con i militari. In diversi hanno lasciato nominativo e telefono di recapito. L’umore di padri e mamme era di sorpresa e incredulità’; un genitore è uscito dall’edificio con lo zainetto colorato e gli effetti personali del figlio.

Di comportamenti strani hanno riferito anche altri genitori, confrontandosi tra loro in gruppetti spontanei che si formavano fuori dal portone. ”Mia figlia – ha detto un padre – si è messa improvvisamente a tremare quando la cambiavo in piedi sul fasciatoio. Ora la cambio solo sul divano. Credevo fosse un comportamento legato allo sviluppo, ma alla luce di quanto accaduto sono preoccupato. Può però anche essere che ora, di fronte a qualsiasi tipo di manifestazione, il nostro giudizio sia condizionato dagli arresti”.

Sulle due maestre finite ai domiciliari, diversi genitori hanno espresso giudizi positivi: ”Mi sono sempre sembrate educatrici perbene e capaci”, ha detto una mamma. Tutti i genitori hanno però espresso la volontà di saperne di più, tanto che in diversi hanno manifestato l’intenzione di radunarsi in un gruppo e di individuare presto un loro avvocato.