Ravenna. Un “lager” per cani e gatti, a processo il veterinario Guberti

Pubblicato il 6 Maggio 2010 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA

Cani e gatti sottoposti a sevizie e costretti a contendersi il cibo, a volte costituito da animali ancora da spellare. Di questo deve rispondere il 18 maggio davanti al tribunale monocratico di Ravenna un veterinario di 81 anni, Giorgio Guberti, accusato di maltrattamento e abbandono per centinaia di animali e di smaltimento illecito di liquami.

Il processo segue il sequestro, a fine 2008, di due allevamenti di cani a Osteria e Campiano di Ravenna, compiuto dal Nirda del Corpo Forestale dello Stato. La Lav, tutelata dall’avvocato Andrea Visani, ha già manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile. In tutto, sono 219 i cani verso i quali sarebbero stati commessi soprusi: 94 a Campiano (89 pointer, 4 galgo-spagnolo e un pointer-galgo) e 125, tutti pointer, a Osteria. Ci sono anche oltre sette gatti selvatici o comunque incroci con i domestici.

Secondo le indagini coordinate dal Pm Daniele Barberini, negli allevamenti sequestrati, i cani erano sottoposti a sevizie definite “insopportabili” per le loro caratteristiche: costretti a competere per il cibo, alle volte costituito da animali ancora da spellare, alla fine non c’era da mangiare per tutti e così i cani si azzuffavano per determinare gerarchie che premiavano i più forti a discapito dei più deboli. L’intento – sempre secondo l’accusa – era quello di innescare una selezione naturale all’interno degli allevamenti.