Recanati, vigilessa in servizio punta pistola contro un uomo: arrestata

Pubblicato il 27 Gennaio 2010 - 20:33 OLTRE 6 MESI FA

Una vigilessa è stata arrestata a Recanati (Macerata) perché ha puntato una pistola contro un uomo. L’episodio è avvenuto per vecchie ruggini accumulate nella convivenza condominiale.

La mattina del 27 gennaio Anna Brandoni, 55 anni, ha minacciato con la pistola d’ordinanza il sessantenne Vitangelo Lisei che per fortuna è riuscito a bloccare il polso della donna. Sono comunque partiti due colpi, che si sono conficcati uno sulla parete di un palazzo e l’altro è finito contro la vetrina di una pizzeria, mandandola in frantumi.

Provvidenziale l’intervento di due carabinieri, che stavano accompagnando i figli a scuola. Sentiti i due colpi, hanno dapprima pensato a una rapina; poi, arrivati sul posto, hanno capito quel che stava succedendo e convinto la donna a riconsegnare l’arma, una Beretta 9.29 modello Storm.

Ai due militari si è affiancato in un secondo momento un collega della Brandoni, che alla fine è stata ammanettata e portata in carcere a Camerino con l’accusa di tentato omicidio. L’episodio da far west è avvenuto nel quartiere di Villa Teresa, in Piazzale Europa, in un momento di punta del traffico, che la vigilessa si trovava a dirigere.

A un certo punto – secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori – la donna ha visto Lisei a bordo della sua auto, gli si è avvicinata e gli ha gridato: «Basta, smetti di perseguitarmi!»; ha quindi estratto la Beretta dalla fondina, ha scarrellato e messo il colpo in canna pronta a sparare. Il sessantenne è riuscito però in qualche modo a bloccarle il polso ed è partito il primo colpo.

Nella colluttazione è quindi partito il secondo proiettile, che per un pelo ha mancato la cassa del bar-pizzeria. L’arma è infine caduta a terra e Lisei ne ha approfittato per darsi alla fuga. L’intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio, dato che la donna aveva di nuovo impugnato la Beretta e la stava maneggiando.

Sembra che la vigilessa avesse in passato denunciato la vittima per presunti atti persecutori, ma le denunce erano cadute nel vuoto. Sul lavoro, a quanto si sa, la Brandoni non aveva mai avuto problemi. Le indagini sono coordinate dal pm di Macerata Andrea Belli.

La Brandoni si è giustificata dicendo di aver estratto la pistola in quanto l’uomo avrebbe cercato di aggredirla.