Reddito di cittadinanza, come cambia: otto mesi a chi è occupabile (poi basta), dal 2024 verrà abolito

E' la soluzione ponte individuata dal governo in vista dello stop al beneficio nel 2024.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Novembre 2022 - 09:19 OLTRE 6 MESI FA
reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza, come cambia: otto mesi a chi è occupabile (poi basta), dal 2024 verrà abolito (foto ANSA)

Nella legge di bilancio arriva una “manutenzione straordinaria” del Reddito di cittadinanza che sarà abrogato l’1 gennaio 2024 e sostituito da una nuova riforma. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione. Intanto nel 2023 ci sarà una fase transitoria in cui alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni) è riconosciuto il reddito per 8 mensilità.

Reddito di cittadinanza abolito nel 2024

Il reddito di cittadinanza si avvia verso l’abolizione, “con un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro”, spiega il Mef in una nota. Il sussidio “sarà abrogato l’1 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione”.

Come funziona nel 2023

Con la manovra “inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dall’1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili”. Il Mef spiega anche che “è previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua”.

Previste anche agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

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