Reggio Emilia, paracadutista vittima del vento: resta appeso a una grondaia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2018 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Reggio Emilia, paracadutista appeso a grondaia per forte vento

Reggio Emilia, paracadutista vittima del vento: resta appeso a una grondaia

REGGIO EMILIA – Una forte raffica di vento ha tradito il paracadutista che il 5 maggio è rimasto appeso a una grondaia e bloccato nel vuoto, fino al salvataggio da parte dei vigili del fuoco. L’incidente è avvenuto intorno alle 14.30 di sabato quando Riccardo Corsaro, originario di Catania, si è lanciato nell’aeroporto di Reggio Emilia insieme ad altri tre paracadutisti, ma una raffica di vento ha deviato la sua traiettoria.

Leonardo Grilli sulla Gazzetta di Reggio scrive che Corsaro, che fa parte dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia (Anpd’I) della sezione di Como, si è gettato dall’aeroplano partito dal Campovolo di Reggio Emilia con il primo gruppo, ma sono stati sorpresi da un violento e forte temporale durato appena pochi istanti:

“Cercando di dominare il vento come poteva, Corsaro ha evitato i palazzi più alti di via Turri per arenarsi in una piccola palazzina di due piani in prossimità di piazzetta Secchi. Il telo del paracadute si è incastrato sulla punta di un grosso albero adiacente all’edificio mentre, fortunatamente, le corde di sicurezza e le imbragature hanno retto. Così il parà si è trovato appeso nel vuoto, con una mezza dozzina di metri fra lui e il terreno sottostante.

Non appena si sono accorti della pericolosa deviazione del ragazzo quattro auto con a bordo il personale dell’Anpd’I lo hanno raggiunto in pochi minuti, arrivando assieme a due pattuglie dei carabinieri di Reggio Emilia. Sul posto erano già presenti gli agenti della polizia municipale, che hanno chiuso al traffico un tratto di via Turri, e i vigili del fuoco con l’autoscala. Con l’aiuto di una scala posizionata dalla squadra di via della Canalina, Corsaro è alla fine riuscito a scendere a terra ed è poi stato portato al pronto soccorso per accertamenti. Anche se, fortunatamente, non ha riportato nessun trauma”.

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