Regioni a rischio zona rossa da lunedì 8 marzo: Lombardia, Campania, Emilia… Lazio, Veneto e Friuli in arancione?

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 5 Marzo 2021 - 07:57 OLTRE 6 MESI FA
Regioni a rischio zona rossa da lunedì 8 marzo: Lombardia, Campania, Emilia... Lazio, Veneto e Friuli in arancione?

Regioni a rischio zona rossa da lunedì 8 marzo: Lombardia, Campania, Emilia… Lazio, Veneto e Friuli in arancione? (Foto d’archivio Ansa)

Regioni a rischio zona rossa da lunedì 8 marzo: Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Abruzzo. In attesa del monitoraggio dell’Iss e dell’ordinanza del ministro della Salute, parte il solito toto colori del venerdì. La Lombardia ha già anticipato tutti, mettendosi in arancione scuro da oggi venerdì 5 marzo.

La situazione è critica anche in Campania, Emilia Romagna e Abruzzo. L’Emilia, in particolare, è stata già inserita dall’Unione Europea nella mappa delle zone rosso scuro. 

Ma anche la zona arancione potrebbe vedere delle new entry. Quasi certe Veneto, Calabria e Friuli Venezia Giulia. Anche in quest’ultimo caso la Giunta regionale di Fedriga ha anticipato il governo, chiudendo scuole e università. Desta molta apprensione la situazione del Lazio. Negli ultimi giorni la situazione è peggiorata, tanto che potrebbe finire in arancione.

Regioni in zona rossa: Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Abruzzo

Oggi il ministero della Salute dopo il monitoraggio settimanale stringerà le misure su diverse regioni. Tra cui la Lombardia, che ha proclamato l’arancione scuro e ha registrato oltre 5 mila tamponi positivi in 24 ore. In bilico anche Campania, Emilia Romagna e Abruzzo, che potrebbero aggiungersi in zona rossa a Molise e Basilicata.

Regioni in zona arancione: Calabria, Friuli, Lazio, Veneto

Calabria – che chiuderà tutte le scuole -, Friuli Venezia Giulia e Veneto vanno verso la zona arancione. Mentre il Lazio resta fino all’ultimo tra giallo e arancione. Nelle Marche, dove già Ancona è zona rossa, da sabato stretta a Macerata.

Gestione pandemia: incontro Figliuolo-Curcio-Speranza-Gelmini-Regioni

Si attendono le mosse dei nuovi vertici della struttura emergenziale. Il commissario Francesco Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio incontreranno le Regioni assieme ai ministri Roberto Speranza (Salute) e Mariastella Gelmini (Autonomie).  La gestione della pandemia d’ora in poi sarà sul modello della Protezione civile. Ovvero territoriale e tempestiva. Dal territorio le notizie e i dati sembrano indicare che si sta inseguendo il virus, trainato dalle varianti, in primis quella inglese, invece di anticiparlo, e che la terza ondata è in pieno corso.

Bollettino Coronavirus: dati in aumento in tutte le regioni e città

“Un fortissimo incremento di positivi”, fa sapere la Regione Campania, impone “la realizzazione di tamponi di massa nei Comuni” più colpiti, specie nell’area vesuviana. Il presidente dell’Associazione Comuni (Anci) Antonio Decaro, sindaco di Bari, riferisce di un aumento dei contagi praticamente in tutte le città.

Il bollettino quotidiano del ministero della Salute dice che in 24 ore i test positivi sono stati quasi 23 mila. Un livello mai toccato da gennaio, 2mila più del giorno prima, nonostante meno tamponi. Le vittime sono ancora 339, ma a preoccupare sono i 232 ingressi in terapia intensiva – il secondo dato più alto da quando si calcolano, a inizio dicembre – e i 394 ricoveri in più nei reparti ordinari.

Solo Basilicata e Valle d’Aosta non annotano nuovi pazienti in rianimazione nell’ultima giornata, la Lombardia ne ha invece ben 56. Di fronte all’escalation dei contagi il governo Draghi per ora punta su sempre più zone rosse o arancione scuro locali per arginare l’ondata. Ma nell’esecutivo e nella maggioranza alcune voci non escludono che se le misure adottate non riuscissero a frenare la curva si debba poi tornare a intervenire.