Ricatto a Berlusconi, il giudice: “La competenza passi a Roma”

Pubblicato il 20 Settembre 2011 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una prima vittoria per la difesa di Silvio Berlusconi arriva dall’inchiesta Lavitola-Tarantini. Il giudice di Napoli Amelia Primavera si è dichiarata incompetente a decidere sulla scarcerazione di Gianpaolo Tarantini richiesta dai suoi avvocati difensori. “In ordine al reato di estorsione – si legge nel provvedimento appena depositato – la competenza è dell’autorità giudiziaria di Roma”, scrive il Corriere della Sera. Prima vittoria perché con il passaggio di competenza l’inchiesta viene sfilata ai pm napoletani, proprio quei magistrati che tanto avevano insistito fino a oggi per interrogare il premier senza i suoi legali, minacciando di ricorrere anche all’accompagnamento coatto.

In sostanza il fascicolo passa nella capitale perché è qui che si sarebbe consumato il presunto ricatto, ossia quella somma di denaro corrisposta da Berlusconi al duo Tarantini-Lavitola.  Scrive il Gip nell’ordinanza: “La stessa vittima del reato ha confermato di aver corrisposto le somme di denaro sempre a Roma traendole da proprie disponibilità liquide che teneva presso la sua abitazione di Palazzo Grazioli. Dichiarazioni credibili con riferimento al luogo della dazione del denaro oggetto dell’attività estorsiva ipotizzata”.