Riccardo Viti, killer prostituta crocifissa: sei violenze contestate dal pm

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Riccardo Viti, il maniaco delle prostitute: sei le violenze contestate dal pm

Riccardo Viti

FIRENZE – Sono sei le violenze che il pm Paolo Canessa contesterà a Riccardo Viti, 55 anni, l’idraulico fiorentino arrestato il 9 maggio per aver seviziato e ucciso Andreea Cristina Zamfir, la giovane romena trovata la mattina del 5 maggio scorso crocifissa a una sbarra in una strada periferica di Firenze, a Ugnano.

Viti sarà interrogato nel carcere fiorentino di Sollicciano martedì 22 luglio. Oltre alle violenze nei confronti di Andreea Cristina morta, come stabilito dall’autopsia, in seguito alle sevizie a cui l’aveva sottoposta dopo averla denudata e legata a una sbarra, Viti avrebbe agito nello stesso modo nei confronti di altre 5 giovani donne. Alcune di loro erano state costrette a farsi medicare in ospedale, tutte lo avrebbero riconosciuto e denunciato dopo che le immagini del suo arresto erano finite in tv e sui giornali.

Il primo episodio risalirebbe al 17 luglio 2011. Per l’accusa c’è poi stata una vera escalation negli ultimi mesi (4 tra febbraio e maggio 2014). In tutti i casi Viti avrebbe sottoposto le giovani prostitute, trovate nelle strade di Firenze e dintorni nelle sue serate solitarie a bordo del Doblò, a pratiche di violenza e sodomia.

In due casi si sarebbero consumate a Le Bartoline, nel comune di Calenzano (Firenze), non lontano da dove il 22 ottobre 1981 trovarono la morte Susanna Cambi e Stefano Baldi, due delle vittime del mostro di Firenze.

“Prendo atto delle contestazioni – ha detto il suo difensore Francesco Stefani – Credo che nell’interrogatorio di martedì prossimo molti aspetti andranno chiariti sopratutto quelli relativi ad alcuni casi”.

Il dna di Viti, trovato sul nastro adesivo con il quale era stata legata Andreea Cristina Zamfir, sarebbe stato riscontrato anche in altri episodi, alcuni anche più vecchi di quello del 2011. Ma non tutti, almeno al momento, gli verrebbero contestati.