Ricoverati con sintomi in aumento. Spia rossa: era da aprile che calavano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2020 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Ricoverati con sintomi in aumento

Ricoverati con sintomi in aumento: da aprile in costante riduzione (Ansa)

Nella settimana 22-28 luglio, rispetto alla precedente, i numeri del contagio da Covid 19 sono tornati a crescere: +23% di nuovi casi, +361 “attualmente positivi”.

E, per la prima volta dopo mesi di costante riduzione, si assiste all’incremento dei pazienti ricoverati con sintomi (+2,3%). 

E’ la prima volta che accade, appunto il ricovero di pazienti di cui sia accertata la presenza di sintomi da coronavirus, dal mese di aprile.

Più ricoverati con sintomi, non abbassare la guardia

Una “spia rossa”, un campanello d’allarme spiegano gli esperti del Gimbe, la fondazione indipendente di Bologna, nelle conclusioni sul suo ultimo monitoraggio.

“Nell’ultima settimana – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – due spie rosse confermano la necessità di mantenere alta la guardia.

Senza allarmismi ma con senso di grande responsabilità individuale e collettiva.

Infatti, oltre al netto aumento dei nuovi casi, per la prima volta si registra un’inversione di tendenza nel trend dei pazienti ospedalizzati con sintomi.

Che era in costante discesa da inizio aprile. Una ragione in più per rendere disponibile il numero dei nuovi pazienti ricoverati e dimessi dall’ospedale e dalle terapie intensive quotidianamente.

Visto che i dati si riferiscono solo al ‘saldo’, ovvero al numero dei posti letto occupati, quale indice del sovraccarico ospedaliero”. 

La mappa del contagio in Italia

Nel quadro di un incremento dei nuovi casi (1.736 contro i 1.408 della settimana precedente, a fronte di un aumento del 10,4% del numero di tamponi diagnostici) si rilevano notevoli variazioni regionali.

Solo in 6 regioni i casi sono in riduzione, in tutte le altre sono in aumento. Incremento moderato in Emilia-Romagna (+70), Provincia autonoma di Trento (+65) e Campania (+56), netta riduzione in Veneto (-73).

Parametrando i nuovi casi alla popolazione residente, tra le regioni che fanno registrare il maggior incremento per 100 mila abitanti, svetta la Provincia autonoma di Trento (13,86).

Seguita da Valle D’Aosta (7,96), Emilia-Romagna (7,56), Molise (7,53) e Basilicata (7,28). (fonte Agi)