Rifiuti in Campania alle altre Regioni. No di Piemonte e Veneto

Pubblicato il 24 Novembre 2010 - 20:58 OLTRE 6 MESI FA

Di fronte alla richiesta di collaborazione per risolvere la questione rifiuti in Campania avanzata questa mattina dal governo, nella persona del ministro Raffaele Fitto, le Regioni – nonostante le prese di posizione ed i distinguo dei giorni scorsi – oggi non hanno fatto mancare il loro sì. Tranne due: il Piemonte e il Veneto. O almeno questo è quello che è apparso in mattinata, al termine dell’incontro tra Regioni e Governo.

Nel corso della giornata, però, non sono mancati i distinguo e una serie di Regioni, in particolare del nord – dalla Lombardia alla Liguria, fino alle Marche – hanno fatto presente la propria indisponibilità o per motivi di principio ”ciascuno si prenda le proprie responsabilità”, ha detto l’assessore della Liguria, Renata Briano, o per motivazioni squisitamente tecniche: ”non ci sono le condizioni per accogliere quantitativi in misura tale da contribuire a risolvere il problema”, ha detto l’assessore delle Marche, Sandro Donati.

E sulla questione rifiuti, in serata, è piovuta una nuova tegola: da quanto si è appreso, dal Quirinale sarebbero state fatte delle osservazioni e richieste di chiarimenti sul dl appena arrivato al Colle. Il ministro Fitto questa mattina, già prima dell’incontro con le Regioni, intervistato da Radio 24, aveva detto che ”se le Regioni saranno solidali con la Campania, il problema dei rifiuti a Napoli sarà risolto entro un mese”.

Incontrando poi i governatori ha incassato sostanzialmente il loro sì a due condizioni, che sono state esposte dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Vasco Errani: ”Deve esserci la dichiarazione dello stato di emergenza e inoltre il governo, in modo coerente e fermo, con un proprio atto, deve chiedere la collaborazione e l’impegno di tutti i livelli istituzionali con responsabilità e coerenza: nessuno si chiami fuori. Siamo di fronte a una questione che chiede a tutti di non fare tatticismi politici – ha chiarito Errani – ma un gesto di responsabilità. Sarebbe un bel segnale anche rispetto all’immagine del nostro Paese all’estero”.

A scatenare la polemica nel pomeriggio sono state le dichiarazioni di Umberto Bossi che si è chiesto ”perché la magistratura non intervenga sul sindaco di Napoli” e ai giornalisti che gli chiedevano perché non portarla al nord ha risposto ”la gente si incazza”. ”Ho le mani e la coscienza pulite”, gli ha risposto il primo cittadino di Napoli, Rosa Russo Iervolino. ”Il governo farà una sintesi”, ha risposto il governatore della Campania Stefano Caldoro a chi gli ha chiesto di commentare le parole di Bossi.