Rifiuti, da Aosta a Roma sempre più “monnezza” italiana finisce all’estero

Pubblicato il 20 Novembre 2012 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA
Rifiuti, da Aosta a Roma sempre più “monnezza” italiana finisce all’estero (Foto Lapresse)

AOSTA – In principio fu Napoli. Adesso da Roma ad Aosta il trattamento per i rifiuti italiani è uno: mandarli all’estero. Dopo la decisione dell’Ama, la municipalizzata che gestisce la spazzatura di Roma, il no della Valle d’Aosta al pirogassifiacatore conferma la strada verso l’estero (Olanda soprattutto) per la monnezza nostrana.

Anche se su questa strada l’accesso è limitato: oltreconfine possono finire al massimo 350mila tonnellate di rifiuti nel 2013 e 210mila nel 2014.

Intanto i cittadini dicono la loro. Come è successo domenica in Valle d’Aosta. Il referendum sul pirogassificatore (una nuova tecnologia per ricavare energia dalla combustione dei rifiuti) ha visto un’affluenza del 48,92% del totale degli aventi diritto e quindi superiore al quorum del 45% richiesto dalla legge. E il voto è stato quasi unanime: il 94% ha detto no al pirogassificatore.

Con il no ha vinto il fronte degli ambientalisti e dell’opposizione di centro-sinistra, contrari alla costruzione degli impianti di trattamento a caldo dei rifiuti nella regione. 

Sulla stessa linea la decisione del Comune di Roma dopo le proteste per la discarica di Malagrotta. Ama ha chiesto al gestore di Malagrotta un accordo biennale per portare i rifiuti indifferenziati in più nei due impianti di trattamento meccanico biologico dello stesso consorzio. Nel frattempo il gestore (Colari) si dovrebbe dotare di impianti ad hoc per azzerare i rifiuti trasferiti all’estero.

Ama e Roma Capitale hanno anche indetto una gara europea per sbarazzarsi dei rifiuti che non riesce a smaltire. Una via che al Comune di Napoli costa 110mila euro a tonnellata. A quello di Roma, secondo l’opposizione al sindaco Alemanno, costerebbe 180 milioni. Il sindaco smentisce. Ma quel che è certo è che i romani pagheranno una tassa rifiuti più alta.

Intanto si attende la decisione del Consiglio di Stato: se deciderà che i rifiuti solidi urbani della Campania non possono più essere considerati “speciali” salteranno tutti gli accordi per il trasferimento fuori regione, e in particolare all’estero. Sarà necessario raggiungere una nuova intesa tra le Regioni. Ma la Lega non intende dire sì. E la strada verso l’Olanda potrebbe finire con le Alpi. Almeno per i rifiuti campani.