Rifiuti: gli stipendi dei manager Amia Palermo restano un mistero

Pubblicato il 22 Febbraio 2012 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO, 22 FEB – Mentre i rifiuti in alcune zone di Palermo restano nei cassonetti per giorni, prima di essere raccolti, a Palermo sapere quanto percepiscono i tre commissari dell'Amia (Paolo Lupi, Sebastiano Sorbello e Francesco Foti), l'azienda pubblica di raccolta dei rifiuti, e' impresa ardua. Quasi impossibile. ''Non lo so, solo Dio lo sa'', dice Sorbello, contattato dall'ANSA.

Mentre il premier Monti e i suoi ministri pubblicano i propri redditi sul sito del governo, un alone di mistero aleggia attorno alle indennita' dei supermanager incaricati di rimettere in sesto i conti della societa', in amministrazione straordinaria per evitarne il fallimento. Questo malgrado l'Amia sia controllata dal Comune di Palermo e i commissari siano stati nominati dal ministero dello Sviluppo economico. Il direttore generale di Amia, Nicolo' Gervasi, interpellato sull'argomento, indica il ministero quale soggetto deputato a fornire questo genere di informazioni. Dagli uffici romani di via Molise fanno sapere che i compensi dei commissari sono stabiliti da un decreto ministeriale del 1992 (Regolamento concernente adeguamento dei compensi spettanti ai curatori fallimentari e determinazione dei compensi nelle procedure di concordato preventivo e amministrazione straordinaria) e assoggettati alle norme sui compensi dei curatori fallimentari.

Nonostante lo stretto riserbo si apprende che sono stati gia' liquidati quattro acconti ai commissari, ma senza specificare importi e destinatari. Dal ministero ribadiscono che ''si tratta di acconti a carico della procedura concorsuale e che bisognera' aspettarne la chiusura per poterli rendere noti'', precisando che ''non sono tenuti a dare informazioni''. Anche perche', ''gli acconti solo dopo la conclusione della procedura concorsuale diventeranno compenso definitivo – dicono – gravando sul bilancio pubblico''.

In tutto, nel 2010, sono stati nominati cinque commissari straordinari: con decreto del 24 aprile 2010, Paolo Lupi, Sebastiano Sorbello e Giuseppe Romano; in seguito alle dimissioni di quest'ultimo, con decreto del 12 luglio 2010, e' stato designato Giosue' Marino, anche lui dimissionario e sostituito con decreto del 12 novembre 2010 da Francesco Foti, attualmente e' in carica insieme a Sorbello e Lupi.