Rifiuti a Massa Carrara, cene con ragazze e auto in cambio di favori

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 23:10 OLTRE 6 MESI FA

CARRARA (MASSA CARRARA) – Cene con ragazze, regalie, auto di lusso, ville e case ristrutturate: sono alcune delle contestazioni contenute nell’avviso di conclusione delle indagini dell’inchiesta sullo scandalo delle gestioni di ErreErre e Cermec, le società che operavano nel trattamento dei rifiuti nella provincia di Massa Carrara. Diciannove le persone indagate a cui è stato ora notificato l’avviso di conclusione delle indagini da parte dei pm Rossella Soffio e Federico Manotti.

Tra gli indagati anche Ezio Ronchieri, capo segreteria dell’ex ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, e il parlamentare del Pdl Lucio Barani. Ronchieri è accusato di corruzione aggravata e di aver ottenuto dall’imprenditore Domenico Del Carlo, amministratore di Delca, socio privato di ErreErre, un’auto Grand Cherokee del valore di 14 mila euro, una gettata per il fondo della piscina della sua villa privata, riparazioni per 10 mila euro per le auto di famiglia, tre camion di ghiaia per un vialetto dentro Villa Ronchieri a Massa (per un valore di 1300 euro), il trasporto dei rifiuti di potatura degli alberi del suo parco (per 300 euro), e l’organizzazione di una festa con ragazze.

Secondo la ricostruzione dei pm, Ronchieri avrebbe favorito Del Carlo intervenendo sui dirigenti di Rfi e procurandogli un aumento del 18% della base d’asta per lo smaltimento delle traversine ferroviarie, appalto che si era aggiudicato Del Carlo il quale poi, sempre grazie a Ronchieri, avrebbe ottenuto da Rfi un dilazionamento del debito di 400 mila euro. Il deputato del Pdl Barani è invece accusato di abuso d’ufficio per aver istigato il dirigente della Provincia di Massa Carrara Giovanni Menna (pure indagato), a formare il decreto dirigenziale con cui si rilasciava il parere favorevole di compatibilità ambientale e l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di brichettaggio procurando a Erre Erre un ”ingiusto vantaggio patrimoniale per l’ammissione al finanziamento europeo”.

Del Carlo, infatti, deve rispondere anche di truffa aggravata per il conferimento di erogazioni pubbliche per aver ricevuto fondi europei pari a 2,1 milioni in data 4 ottobre 2009 e successivamente altri 912mila euro.

La procura di Massa contesta ai 19 indagati reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione alla concussione, a peculato, abuso d’ufficio, reati di truffa aggravata per il conferimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, frode nelle pubbliche forniture, omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale.

L’inchiesta ruota attorno ai finanziamenti europei ottenuti per realizzare un impianto di bricchettaggio (divisione dei rifiuti solidi urbani in riciclabili e non riciclabili), nella zona industriale di Massa Carrara e che ora si trova sotto sequestro. L’impianto realizzato da ErreErre doveva utilizzare i rifiuti secchi prodotti dal Cermec, impianto di smaltimento dei rifiuti per la produzione di bricchette. Nel mirino della magistratura sono finiti buona parte degli ex amministratori di ErreErre, fallita lo scorso luglio. La procura di Massa ipotizza anche la truffa aggravata per la costruzione dell’impianto iniziata nel 2008 con un finanziamento europeo di 16 milioni di euro, poi saliti a opera conclusa a 23 milioni.