Rifiuti a Napoli: cda si premia con 5 mila euro al mese in più

Pubblicato il 19 Settembre 2011 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Il cda della NapoliServizi, un’azienda di proprietà del comune addetta al mantenimento urbano, non c’ha pensato due volte in tempo di crisi ad aumentarsi lo stipendio di 5 mila euro al mese, con un esborso totale di 1,7 milioni di euro da dividere tra 13 dirigenti, a partire da Ferdinando Balzamo, il direttore generale.  Aumentano senza vergogna i propri stipendi nonostante le richieste di taglio della spesa pubblica chiesto alle amministrazioni comunali in tempo di crisi e nonostante i rifiuti sommergano ancora Napoli, segnale del cattivo operato svolto, come sostiene Il Mattino.

Un’interpretazione che Balzamo contesta, perché NapoliServizi “non si è mai occupata di emergenza rifiuti, e accostarla a tale problema è solo un modo per parlare più alla pancia che alla testa della pubblica opinione”, per poi confermare l’entità delle cifre “per lo più corrette”, spiegando che sono lorde e dunque soggette alla manovra finanziaria, dunque i poveri dirigenti si dovranno accontentare del netto in busta paga che “oscilla tra il 45 ed il 50 per cento”.

Luigi de Magistris, nuovo sindaco di Napoli dopo Rosa Russo Iervolino, mobilità domenica pomeriggio una riunione d’emergenza per dichiarare che il consiglio di amministrazione deve considerarsi azzerato, mentre il vicesindaco Tommaso Sodano sa già che per lui sarà un compito non affatto facile: NapoliServizi è un “feudo” del Pd, un luogo sicuro nell’instabile mercato del lavoro, la terra promessa degli elettori ricompensati per la loro fedeltà. Come spiegare allora la necessità di tagliare costi, personale e favori?

Certo l’azienda non sarà del tutto eliminata, ma incorporata in Asìa, la società incaricata della raccolta della spazzatura, una fusione che “va fatta e subito”, sostiene Sodano, che spiega come “sostenere che nulla c’entra con il ciclo dei rifiuti equivale a nascondersi dietro a una foglia di fico”.