Rifiuti: sequestrati beni per 16 milioni di euro a Riso Scotti

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso del Gestore dei servizi energetici (Gse) per l'ottenimento del sequestro conservativo dei beni della societa' Riso Scotti Energia per un valore di 16 milioni di euro.

Lo scorso anno l'Autorita' Giudiziaria aveva contestato agli amministratori della Riso Scotti Energia l'utilizzo di rifiuti non autorizzati nell'inceneritore di Pavia, per il quale il Gse erogava incentivi per effetto di due convenzioni CIP6 (il riconoscimento, cioe', di produzione di energia da fonti rinnovabili) sottoscritte nel 2002 e nel 2004.

Le indagini svolte dall'Autorita' Giudiziaria – si legge in una nota del Gse – hanno consentito di appurare che la centrale della Riso Scotti Energia aveva bruciato rifiuti non autorizzati e che tale circostanza era stata occultata anche al Gse.

L'Autorita' Giudiziaria ha giudicato l'erogazione degli incentivi da parte del Gse esente da ogni censura, confermando che le attivita' di competenza dello stesso Gestore erano state condotte correttamente.

Il Tribunale di Roma ha anche accettato la richiesta del Gse riguardo al sequestro conservativo dei beni mobili e immobili della Riso Scotti Energia a garanzia del recupero delle somme illegittimamente percepite dalla Societa' di Pavia.

Il Giudice del procedimento cautelare ha, quindi, accolto la richiesta del GSE, disponendo il sequestro di beni per un valore di oltre 16 milioni di euro.