Rigopiano, trovati smartphone tra le macerie ma…non appartengono alle vittime

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2017 - 17:34 OLTRE 6 MESI FA

PESCARA – Alcuni smartphone sono stati trovati tra le macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola, ma non apparterrebbero né alle 29 vittime della valanga, né ai superstiti. Gli agenti del Ris sono tornati all’hotel, distrutto lo scorso 18 gennaio da una valanga, e continuano a effettuare verifiche e raccogliere dati sulla tragedia.

Davide Falcioni sul sito Fanpage scrive che i militari del Ris stanno eseguendo dei rilievi usando sofisticati sistemi laser e le informazioni si aggiungeranno a quelle già elaborate dal gruppo speciale Usar dei vigili del fuoco, specializzato proprio nell’intervento in aree distrutte da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici:

“Questo corpo speciale dei pompieri è stato tra i primi ad attivarsi per ricostruire gli spazi e aiutare i colleghi a muoversi all’interno di stretti cunicoli alla ricerca di superstiti e vittime. Nel frattempo gli uomini della Forestale stanno indagando sul versante dell’allarme valanghe, al fine di accertare se sia stato ignorato dai responsabili della struttura.

La polizia di Pescara invece si occupa della macchina dei soccorsi e sul comportamento assunto dai vari enti coinvolti, in primis la prefettura. A ciò, naturalmente, si aggiunge il lavoro dei consulenti della Procura, cioè due ingegneri del Politecnico di Torino e poi un geologo che avrà il compito di ricostruire le cause della valanga. Questa fase investigativa potrebbe durare almeno tre mesi e sarà decisiva nell’evoluzione dell’inchiesta, che finora non conta nessun indagato”.