Riina assolto e Contrada da risarcire: giornata nera dei tribunali italiani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2015 - 18:36| Aggiornato il 15 Aprile 2015 OLTRE 6 MESI FA
Riina assolto e Contrada da risarcire: giornata nera dei tribunali italiani

Riina assolto e Contrada da risarcire: giornata nera dei tribunali italiani (foto Lapresse)

FIRENZE – Uno era accusato di essere il mandante della strage del Rapido 904 del 23 dicembre 1984 che causo’ 16 morti. Ed è stato assolto perché non c’è prova al di là di ogni ragionevole dubbio. L’altro ha vinto un ricorso alla Corte di Strasburgo perché è stato condannato e non doveva esserlo. I tribunali italiani incappano in una giornata nera e prendono un doppio schiaffo: l’assoluzione di Toto Riina e la vittoria del ricorso di Bruno Contrada.

Riina è stato assolto, di fatto, con quella che una volta si chiamava insufficienza di prove. Non si può dimostrare, insomma, che lui sia il mandante della strage. Sul quel treno da Napoli a Milano il 23 dicembre 1984 morirono 16 persone e 267 rimasero ferite per l’esplosione di un ordigno nella Grande galleria dell’Appennino, tra Firenze e Bologna. Per la stessa strage è stato già condannato nel 1992 il mafioso Pippo Calò, con sentenza definitiva, in concorso con altri due mafiosi, Guido Cercola e Franco Di Agostino, e con l’artificiere tedesco Friedrich Schaudin

Contrada, ha stabilito la Corte europea dei diritti umani, non doveva essere condannato per concorso esterno in associazione mafiosa perché, all’epoca dei fatti (1979-1988), il reato non “era sufficientemente chiaro”. E ora lo Stato italiano dovrà versare all’ex numero due del Sisde 10 mila euro per danni morali.

Nella sentenza i giudici affermano che

“il reato di concorso esterno in associazione mafiosa è stato il risultato di un’ evoluzione della giurisprudenza iniziata verso la fine degli anni ’80 e consolidatasi nel 1994 e che quindi la legge non era sufficientemente chiara e prevedibile per Bruno Contrada nel momento in cui avrebbe commesso i fatti contestatigli”.