Rimini, albergatore arrestato per molestie su un ragazzino. Ma lui nega tutto

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2019 - 22:01 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Ansa)

RIMINI – Un albergatore di Rimini è stato arrestato con l’accusa di aver abusato di un ragazzino di 14 anni in vacanza con la famiglia nell’hotel della riviera romagnola. L’indagato, 57 anni, nega tutto. 

L’uomo è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia e ha ribadito il proprio racconto che si discosta da quello della presunta vittima, sentita in precedenza in sede protetta e ritenuta attendibile dagli inquirenti.

La versione del ragazzino

Il ragazzino ha detto di essere stato avvicinato alcune settimane fa mentre stava dormendo su una sedia a dondolo, nella veranda dell‘hotel, e di essersi svegliato di soprassalto e trovando l’albergatore che lo stava molestando. Spaventato, inizialmente non avrebbe reagito, per poi correre dal padre, raccontandogli quanto gli era successo.

Le forze dell’ordine avevano sentito il ragazzo alla presenza di uno psicologo, raccogliendone il racconto in cui accusava l’albergatore. La famiglia aveva quindi interrotto la vacanza, facendo rientro a casa, mentre le indagini venivano approfondite.

La versione dell’indagato

Anche l’indagato aveva chiesto di essere sentito, dicendo di aver scambiato due chiacchiere con il ragazzino, una sera in cui era di turno di notte in hotel. Poco dopo avrebbe notato che il giovane si era addormentato su una poltrona. E anche a notte fonda lo aveva visto di nuovo, con i pantaloni abbassati e lo avrebbe invitato a rivestirsi.

Secondo la difesa nell’interrogatorio l’albergatore ha precisato e confermato alcune circostanze, negando decisamente i fatti che gli vengono addebitati. Sempre secondo la difesa nel racconto che ha fatto il ragazzino, sentito in più battute dagli inquirenti, ci sarebbero molte discordanze e le sue deposizioni sono state modificate nel tempo. Discordanti sarebbero anche le cose dette dal genitore.

La difesa, visto che l’interrogatorio non è stato condotto dal giudice titolare del fascicolo, ma da un supplente, non ha avanzato ancora una richiesta di modifica della dura misura cautelare, ma si riserva di farlo al ritorno del magistrato. 

Fonte: Ansa