Rimini, turista muore in spiaggia perché i bagnini sono già in ferie

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Settembre 2018 - 20:25| Aggiornato il 17 Settembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Bagnini estate finita

Rimini, turista muore in spiaggia. Per i bagnini estate già finita (foto Ansa)

RIMINI – Da Rimini a Cattolica, si infiamma la polemica per il mancato prolungamento dell’attività di salvataggio dei bagnini in alcune località della riviera romagnola oltre il 9 settembre, come stabilito dalla Regione.

A scatenarla, la morte di un turista in spiaggia, con nessuno sulla torretta di salvataggio per un intervento di pronto soccorso. Il dramma è accaduto venerdì pomeriggio: un turista tedesco in vacanza a Rimini ha un malore mentre sta facendo una passeggiata in mare, a pochi metri dalla riva, si accascia in acqua, ma la torretta di salvataggio è vuota.

Tocca all’anziana moglie trascinarne il corpo fuori dall’acqua chiamando invano aiuto. Una tragedia, spiega Mirco Botteghi, segretario generale Filcams Cgil Rimini, che dimostra come ad essere finita non è la stagione turistica ma solo “la sicurezza in mare”.

Il servizio dei marinai di salvataggio (così si chiamano tecnicamente i bagnini preposti al soccorso) è terminato domenica 9 settembre come da ordinanza balneare regionale. Tuttavia, rimarca Botteghi, la stessa disposizione dava facoltà ai Comuni di poter incrementare la qualità dell’offerta turistica, che comprende quindi “il servizio pubblico di salvataggio”. “È dalla primavera – aggiunge il sindacalista – che chiediamo alle amministrazioni comunali della costa di prevedere un nuovo tavolo per valutare previsioni di arrivi ed eventi in agenda di fine stagione ai fini di una proroga del termine indicato per la fine della stagione balnere”.

“Siamo stati inascoltati”, dice Botteghi, “e gli unici ad averci risposto sono le associazioni di categoria, ma le aziende concessionarie non possono avere la pretesa di dettare condizioni ai Comuni”.

La situazione non è però così ovunque. Da Bellaria-Igea Marina fino ad arrivare a Cervia, con modalità diverse, il servizio pubblico di salvataggio viene garantito oltre il 9 settembre. “Pare – aggiunge la Cgil – che, su determinate questioni strategiche per il turismo, le politiche siano lasciate a poche particolari categorie che impongono il loro ‘modello’ aziendale”.

La replica, via stampa locale, arriva da Giorgio Mussoni, presidente dei bagnini di Oasi Confartigianato: “Chi specula sui morti non merita risposte – dice -. Noi applichiamo l’ordinanza regionale. Dopo il 9 settembre i bagni affiggono il cartello che indica come siano aperti per l’elioterapia”. “Bellaria Igea Marina ha prolungato il servizio? Ma loro sono pieni di turisti anziani, a Rimini non è così”, conclude Mussoni. La sicurezza, gli risponde Botteghi, “va garantita però a tutti, non solo agli anziani”.