Rimini, un hotel apre le camere ai senzatetto

Pubblicato il 2 Febbraio 2012 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA

RIMINI, 2 FEB – Un intero albergo, 33 camere, a disposizione, per una settimana, di chi senza tetto e in difficolta' si trova a dover vivere un'esistenza difficile e ai margini. Ancora piu' dura nei giorni del gelo e del grande freddo che sta aggredendo l'Italia e l'Europa. Spalancare le porte del suo 'Hotel Britannia' – in piena Marina Centro a Rimini – per lei, Antonietta Curcio, da tempo non e' piu' una novita'. Per chi e' colpito duramente dalla vita, invece, un dono bello e inaspettato. Quasi difficile da credere.

''Abbiamo cominciato ad accogliere gli ospiti gia' da ieri sera e andremo avanti per una settimana – spiega la signora Curcio – tutte le 33 camere sono a disposizione. E' una cosa che facciamo ogni anno, dall'inverno del 2006, nei momenti di maggior bisogno. Quando fa piu' freddo e c'e' necessita', apriamo: ierI mattina sono venuta in albergo e ho mandato le caldaie al massimo'', cosi' da poter accogliere le persone fin dal primo giorno di neve e gelo.

''Sono gia' 30 le persone in hotel – racconta la titolare -: sono arrivate ieri sera dalle strutture di accoglienza'' come la Caritas o la 'Capanna di Betlemme della comunita' Papa Giovanni XXIII, che devono fronteggiare richieste sempre crescenti. ''Cerchiamo di aiutare in questo momento di emergenza – sottolinea Curcio -: le donne dormono in camera con altre donne e gli uomini con altri uomini, al mattino serviamo la colazione'', poi gli ospiti vanno a mangiare nelle diverse strutture di accoglienza del Riminese. ''Non siamo pronti con la cucina: aver saputo che c'era tutta questa gente avremmo provato a preparare''. L'apertura del 'Britannia' in caso di bisogno nel corso dell' inverno non e' una novita' per la proprietaria che, da sei anni, mette a disposizione dei senza tetto la sua struttura alberghiera. ''Tutto e' nato da un sogno – racconta ancora -: era la notte del 25 gennaio 2006 e sognai mio figlio, Osman, morto in un incidente stradale, che mi invitava ad aiutare e prendermi cura delle persone in difficolta'. Non riuscendo piu' a dormire, uscii di casa e mi incamminai verso l'albergo: era molto freddo, in strada, e appena aprii la porta dell'hotel venni avvolta dal calore. In quel momento ho capito cosa potevo fare per aiutare''. Da li', il contatto con il responsabile della Caritas riminese, Don Renzo Gradara, e la decisione di mettere a disposizione dei senzatetto per una settimana, in inverno, le stanze dell'albergo. ''Li' e' iniziata una bellissima avventura – spiega la signora Curcio – che da a me molto piu' di quanto io possa dare. All'inizio le persone che entravano in albergo erano titubanti, erano preoccupate di dover pagare: non credevano di poter dormire in una camera d'hotel senza spendere nulla. E' cominciata cosi': quando vedo che la temperatura diventa rigida, non sto con le mani in mano''.