Ristoranti al chiuso e palestre, apertura il 17 maggio? Le Regioni chiedono al governo anche no coprifuoco

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 7 Maggio 2021 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Ristoranti al chiuso e palestre, apertura il 17 maggio? Le Regioni chiedono al governo anche no coprifuoco

Ristoranti al chiuso e palestre, apertura il 17 maggio? Le Regioni chiedono al governo anche no coprifuoco (Foto d’archivio Ansa)

Ristoranti al chiuso e palestre aperte dal 17 maggio? Eliminazione o revisione del coprifuoco, cancellazione del parametro che con 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare automaticamente la zona rossa. Sono le richieste delle Regioni, che pressano sul governo affinché allenti le restrizioni.

I dati delle ultime settimane dicono che la curva dei contagi continua a scendere lentamente. Un miglioramento che si riflette nelle ordinanze per il cambio dei colori delle Regioni. Basta zone rosse: da lunedì 53 milioni di italiani potranno circolare liberamente senza certificazioni. Potranno andare al ristorante a pranzo e cena, al cinema, al teatro o in un museo.

Ristoranti al chiuso e piscine, le Regioni spingono per le riaperture

Motivi per il quale è partito il pressing di chi punta, con i dati che arriveranno venerdì 14, a riaprire tutto. Il governo non ha ancora fissato la data per la cabina di regia politica tra le forze di maggioranza e l’ala rigorista del governo continua a ribadire la necessità di procedere con prudenza per non vanificare gli sforzi fatti finora.

Le Regioni spingono per maggiori aperture. Il presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga che ha già annunciato che le regioni vogliono “riaperture ad ampio ventaglio”. L’obiettivo, fermo restando che il 15 riapriranno sia le piscine all’aperto sia i centri commerciali nel fine settimana, è quello di anticipare al 17 maggio l’apertura delle palestre e dei ristoranti al chiuso. Apertura al momento prevista invece dal decreto per il 1 giugno.

Coprifuoco e criteri per le fasce a colori: le altre richieste delle Regioni

I governatori chiederanno anche di rivedere il sistema delle fasce dei colori. Cercando di eliminare il criterio sull’incidenza, quello che con 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare automaticamente la zona rossa. Quanto al coprifuoco, difficile che il governo decida di eliminarlo totalmente. Dunque, si va verso il posticipo alle 23 o a mezzanotte, rinviando all’inizio di giugno ulteriori scelte. Con l’annuncio che il 15 maggio l’Italia si aprirà ai turisti, il governo ha preso però una strada chiara e dunque è evidente che ci saranno ulteriori interventi.

Il tagliando servirà anche per dare una data certa anche a quei settori che finora sono rimasti fuori da ogni programmazione: quello delle cerimonie e degli eventi, innanzitutto, ma anche le piscine al chiuso, le discoteche e i locali da ballo.