Rita Bonaccorso, ex Schillaci, apre gas: Faccio saltare casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2016 - 09:56 OLTRE 6 MESI FA
Rita Bonaccorso, ex Schillaci, apre gas: Faccio saltare casa

Rita Bonaccorso, ex Schillaci, apre gas: Faccio saltare casa

ROMA –  Rita Bonaccorso, ex Schillaci, apre gas: Faccio saltare casa. Stanotte alle 4 è stata ricoverata in ospedale, a Palermo, Rita Bonaccorso, ex moglie del campione di calcio Totò Schillaci, che aveva aperto il gas e minacciato di far esplodere la villa nella quale abita.

“Non mi muovo da qui, faccio saltare tutto”, ripete piangendo da mesi. Per un procedimento giudiziario che si trascina da un ventennio, proprio oggi la Bonaccorso dovrebbe lasciare la casa valutata due milioni e mezzo di euro; quella in cui ha vissuto finora e dove sono cresciuti i figli Mattia e Jessica. Bonaccorso ha più volte minacciato il suicidio e si definisce vittima della giustizia. Poco più di un mese fa, l’ex signora Schillaci è stata ospite a “Pomeriggio 5” per raccontare la sua storia.

Rita Bonaccorso è una donna disperata e minaccia gesti eclatanti (già due volte ha tentato il suicidio). Una paradossale vicenda giudiziaria che si trascina da oltre vent’anni rischia di farla finire senza un tetto. Tutto comincia nel 1992 quando una conoscente palermitana che ha una gioielleria a Torino, Giovanna Giordano, le chiede il favore di andare ogni tanto nel suo negozio per farle pubblicità. A tutti la presenta come la moglie di Schillaci, anche se Rita Bonaccorso è già separata.

Dopo due anni la gioielleria fallisce e nel 1996 nel procedimento viene coinvolta anche lei. Risulta debitrice – in quanto socia apparente – di una ditta svizzera fornitrice di anelli, bracciali, diamanti e rubini per 390 milioni di lire. Gioielli mai pagati dalla gioielliera e finiti al centro di una rapina, secondo i giudici “simulata” dalla stessa proprietaria.

Nel frattempo l’ex moglie del calciatore idolo di Italia ’90 torna a Palermo e comincia l’odissea, con le sentenze di condanna dei tribunali e un esercito di avvocati che l’abbandonano ripetutamente mandandole fatture per centinaia di migliaia di euro. La donna viene condannata a risarcire il fornitore di gioielli Stefan Hafner nel 2006, sentenza confermata in appello nel 2008. A ottobre 2015 arriva la condanna definitiva. Dal 2006 la sua casa è all’asta, nessuno finora l’ha mai comprata ma adesso lo sfratto è imminente. “Io non mi muovo da qui, faccio saltare tutto”, ripete piangendo Rita Bonaccorso.