Rita Di Giovacchino, giornalista morta per il Covid a 74 anni: si occupò di giudiziaria all’Ansa e al Messaggero

Rita Di Giovacchino è morta per il Covid a 74 anni. La giornalista si occupava di cronaca giudiziaria. Ha lavorato all’Ansa e poi al Messaggero. Ultimamente aveva il blog sul sito del Fatto Quotidiano. Di Giovacchino era ricoverata allo Spallanzani di Roma.

Rita Di Giovacchino morta: da giornalista seguì caso Moro e morti Falcone e Borsellino

Rita Di Giovacchino è nata a Bergamo il 19 febbraio del 1947. Tra le altre cose, durante la sua carriera ha seguito il caso Moro e le uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

Stragi, il libro di Rita Di Giovacchino sui misteri d’Italia

Qualche anno fa Di Giovacchino aveva pubblicato un libro intitolato Stragi. Un libro che indagava i grandi misteri della storia recente italiana.

Un libro in cui si ipotizzava che la mafia fosse una questione dell’Fbi e delle polizie, non riguardava le rappresentanze diplomatiche di Italia e Usa. D’altronde, è noto che l’Italia è stata nella Prima Repubblica uno Stato debole, un Paese a “sovranità limitata” dove molti poteri occulti mettevano in atto ordini e strategie che venivano dal blocco alleato.

Ma sul possibile ruolo delle potenze straniere non si è mai indagato. Intanto, da quegli anni – periodo stragista, Falcone-Borsellino, ascesa di Berlusconi – l’Italia uscì frantumata. Rita Di Giovacchino, ripercorrendo la sua carriera, ricostruisce secondo questo filo rosso, la storia d’Italia dal 1988 fino alla conclusione dell’epoca berlusconiana. Nelle 340 pagine (cui si aggiungono una interessante Legenda e un lungo Indice dei nomi) dunque si passano in rassegna gli anni più duri forse dell’Italia, da Gladio a Peteano, dagli anni di piombo a Sigonella.