Robert Trajkovich, il ragazzo di 17 anni ucciso a Trieste per gelosia: il corpo nascosto nel sottoscala

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Gennaio 2022 - 08:32 OLTRE 6 MESI FA
Robert Trajkovich, il ragazzo di 17 anni ucciso a Trieste per gelosia: il corpo nascosto nel sottoscala

Robert Trajkovich, il ragazzo di 17 anni ucciso a Trieste per gelosia: il corpo nascosto nel sottoscala FOTO ANSA

Robert Trajkovich, strangolato a 17 anni per gelosia: il suo corpo trovato abbandonato nel sottoscala di un palazzo di via Rittmeyer, in una zona centrale di Trieste. Per l’omicidio è già stato fermato un altro giovane, poco più grande della vittima: il movente, probabilmente, una ragazza contesa. E’ morto così Robert Trajkovic, scomparso da venerdì.

Robert, raccontano gli amici, frequentava una ragazza di 19 anni. Ma il rapporto era osteggiato da un altro giovane, di 21, con cui la ragazza aveva avuto una relazione precedente e forse non del tutto conclusa. Robert viveva nel rione di Valmaura, con i genitori e tre fratelli. La famiglia è di origini serbe. Lo studente mancava da casa da venerdì sera e per ritrovarlo la famiglia aveva lanciato appelli attraverso i social e i media locali. “Non rispondeva più al telefono”, dice il fratello Christian.

La morte di Robert Trajkovich

Secondo la ricostruzione della Procura, il ragazzo è stato ucciso con un laccio stretto intorno al collo la notte tra venerdì e sabato nel sottoscala dell’edificio al civico 13. Al primo piano ha sede un affittacamere, dove la 19enne, italiana, spiegano gli amici di Robert, alloggiava. Probabilmente il 17enne quella sera la stava raggiungendo. Per il padre della vittima, Peterm “si è trattato di un’imboscata: chi l’ha ucciso sapeva che stava andando dalla sua ragazza”.

Il cadavere rivenuto da un inquilino. Nell’area del ritrovamento anche alcune tracce di sangue. Le indagini hanno consentito di risalire in breve tempo al presunto autore dell’omicidio. Il 21enne, da tempo residente a Trieste e, secondo quanto afferma il padre di Robert, originario del Marocco. L’interrogatorio dell’indagato non si è però potuto svolgere subito perché il giovane ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale. 

Il dolore della famiglia

La famiglia non si dà pace. “Un’imboscata”, insiste il padre di Robert, che allude anche alla possibilità che prima il ragazzo sia stato caricato a bordo di un’auto. E che all’aggressione abbia partecipato almeno un’altra persona.
Ulteriori indagini verranno svolte nei prossimi giorni. La famiglia di Robert si è stretta nel dolore, così come gli amici, che avevano messo in guardia il 17enne invitandolo a interrompere la relazione.