Roberta Colona morta: giallo nel Salento, chi l’ha uccisa?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Marzo 2017 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA
Roberta Colona morta: giallo nel Salento, uccisa da chi?

Roberta Colona morta: giallo nel Salento, uccisa da chi?

LECCE – Roberta Colona è stata trovata morta nella sua casa di Casarano, in provincia di Lecce. Nessun segno di violenza sul corpo, solo una siringa e alcune fiale vicino al suo letto, ma la sua morte resta un giallo. Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un omicidio, ma l’autopsia non è riuscita a chiarire i dubbi e il mistero sulla morte della dottoressa di 48 anni dell’ospedale Ferrari resta.

Il sito Fanpage spiega che ufficialmente Roberta Colona è morta per insufficienza respiratoria, ma il medico legale che ha eseguito l’esame autoptico non è riuscito a capire quale sia stata la causa scatenante del malore mortale:

“A complicare le cose il ritrovamento di una siringa appena usata sul pavimento della sua stanza, a pochi metri dal letto senza però che nella stessa stanza fossero trovate fiale o latri medicinali che possano aiutare a ricostruire quanto avvenuto alla 49enne. A questo punto proprio gli esami sui residui della sostanza trovata all’interno della siringa, che saranno analizzati nei prossimi giorni, potranno dare maggiori certezze insieme ai  risultati degli esami istologici. La locale Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo sul caso, per ora non esclude alcuna ipotesi: dalla morte come conseguenza di altro reato a un gesto estremo.

Quest’ultima ipotesi però è respinta con forza da famigliari e parenti della dottoressa che viene descritta come solare e sempre allegra e che non aveva mai mostrato segni di sconforto neanche quando aveva accusato alcuni problemi di salute che però aveva ormai superato. Gli inquirenti del locale commissariato ipotizzano anche che la donna possa essersi iniettata qualche sostanza per alleviare un malessere che però l’ha uccisa. L’unica certezza sembra l’esclusione di una morte violenta visto che sul cadavere non vi erano segni di violenza s sulla porta d’ingresso non sono stati evidenziati segni di effrazione”.