Roberta Ragusa, Antonio Logli in carcere: “Sono innocente”. Comune avvia licenziamento

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2019 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Logli in carcere si dice innocente. Comune avvia iter licenziamento

Antonio Logli viene portato in carcere a Livorno dopo la sentenza (Credit ANSA)

LIVORNO – Antonio Logli dopo la sua prima notte in carcere continua a professare la sua innocenza. L’uomo è stato condannato a 20 anni dai giudici della Cassazione con l’accusa di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa, sparita nel nulla tra il 13 e 14 gennaio 2012 a San Giuliano. Il sindaco del Comune, dove Logli è impiegato tecnico, ha annunciato di aver avviato l’iter di licenziamento dopo la condanna definitiva.

A parlare della condizione di Logli nel carcere Le Sughere di Livorno è Giovanni De Peppo, garante dei detenuti del Comune di Livorno, che ha detto: “Ho parlato con lui ieri sera senza entrare nel merito della sua vicenda giudiziaria e gli ho illustrato la funzione del garante. Lui ha ascoltato e mi ha ringraziato. In questa prima fase ovviamente è tenuto sotto costante osservazione trattandosi di una persona che non conosce questo contesto e che quindi potrebbe essere come è naturale traumatizzato da quanto sta passando”.

Secondo fonti carcerarie, la permanenza del marito della Ragusa in carcere potrebbe essere limitata: si tratta di un detenuto con condanna passata in giudicato e dunque destinato a case di reclusione dove si espiano le pene. Le Sughere invece è una casa circondariale che ospita per lo più detenuti in attesa di giudizio, con un’ala destinata ai reclusi per reati associativi e destinati alla cosiddetta alta sicurezza.

Anche il penitenziario Don Bosco di Pisa è una casa circondariale e non un istituto penale e dunque è possibile che l’ufficio regionale di sorveglianza possa nei prossimi giorni o settimane destinare Logli in un altro istituto toscano, non troppo distante da Pisa per garantire facilità di visite e colloqui con i parenti, che ospiti detenuti per pene definitive.

Intanto il sindaco del comune di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, ha spiegato di aver avviato l’iter di licenziamento: “Abbiamo già chiesto copia delle sentenza e avviato le procedure per cessare il rapporto di lavoro con Antonio Logli. In sostanza lo licenzieremo non appena avremo in mano tutte le carte necessarie. Lo stato di detenzione ci permette automaticamente di sospendergli il pagamento dello stipendio”.

Il sindaco ha poi aggiunto: “Logli era impiegato presso l’ufficio tecnico e ha sempre svolto con professionalità il proprio lavoro. Anche il suo rapporto con i colleghi è sempre stato molto cordiale e, come tutta la sua famiglia, ha sempre condotto una vita riservata”. Di Maio ha infine sottolineato che “relativamente alla vicenda giudiziaria sia l’amministrazione comunale sia i dipendenti hanno mantenuto un atteggiamento di neutralità e non ci sono mai stati discussioni o imbarazzi”. (Fonte ANSA)