Belluno, massaggiatore accusato “di aver stuprato anche 2 fratellini”

Pubblicato il 7 Novembre 2012 - 18:26| Aggiornato il 3 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA

Belluno, massaggiatore accusato “di aver stuprato anche 2 fratellini”
BELLUNO – “Non solo adulti, ma anche minorenni e bambini tra le vittime”. Questa l’accusa a Roberto Benatti, il massaggiatore che secondo gli inquirenti nel suo ambulatorio di Colle Santa Lucia “stuprava i propri clienti dopo averli anestetizzati con la scusa di una sua particolare manovra”.

La circostanza è emersa in tribunale a Busto Arsizio, dove Benatti è sotto processo e dove sono stati ascoltati altri dieci testimoni. Momenti toccanti al processo.

Scrive il Gazzettino: 

“Ha gli stessi problemi di postura e di camminata che hanno anche i suoi fratelli, dovrei fare la manovra anche a lui”, propose. Mamma e papà si opposero, “ci sembrava troppo prematuro”. Saggia decisione, che purtroppo non presero per gli altri due maschietti di casa. Rievocando quell’orrore, il padre è scoppiato in lacrime: “Mi sento colpevole per quel che è accaduto”.

La vita dei due ragazzi venne completamente devastata dalla famosa manovra di Benatti. A uno dei due, il falso fisioterapista suggerì di prendere lezioni di matematica da lui e lo invitò a casa per un paio d’ore di ripetizioni. “Quando tornò era sconvolto, disse di non voler più avere a che fare con lui perché era gay, altro non raccontò”. Dunque nessuno sa cosa successe quel giorno. Ma quel che Benatti gli fece sotto sedazione, quello sì, è emerso in tutta la sua crudezza.

“Dal momento della scoperta, mio figlio ha sviluppato una tremenda aggressività – ha raccontato la madre – È diventato omofobo, razzista con gli omosessuali. Non è stato capace di rielaborare, si è incattivito, è molto arrabbiato”. Al fratello è andata un po’ meglio, anche grazie al supporto psicologico: “Si è isolato nel suo mondo, questo sì, ma è riuscito a rasserenarsi”. In ogni caso ha compiuto una scelta drastica: “Ha preferito andarsene di casa, allontanarsi dal paese. È una realtà troppo piccola, tutti si conoscono e tutti sapevano della vicenda perché quando uscì sui giornali fece molto scalpore”.