Formigoni, altra indagine. Pm: “Corruzione per rapporti con Guarischi”

Pubblicato il 12 Giugno 2013 - 10:10 OLTRE 6 MESI FA

Formigoni, altra indagine. Pm: "Corruzione per rapporti con Guarischi"ROMA – Nuova indagine su Roberto Formigoni. Il senatore Pdl e neopresidente della Commissione Agricoltura è indagato per le ipotesi di “corruzione” e “turbativa d’asta” nel procedimento sui suoi rapporti con un suo grande amico: Massimo Gianluca Guarischi, già consigliere regionale con Formigoni, arrestato nel 2000 per gli appalti post alluvioni 1996-2000, condannato in Cassazione a 5 anni, poi tornato in Regione come consulente della Hermex Italia srl.

Per Formigoni quindi altra grana. Solo due mesi fa i pm ne hanno chiesto il rinvio a giudizio per le ipotesi di “associazione a delinquere” e “corruzione” per i rapporti 2006-2011 con il mediatore Pierangelo Daccò e il triangolo multimilionario con l’istituto privato Maugeri che della consulenza di Daccò si avvaleva per “aprire porte in Regione”.

“Guarischi – dice Giuseppe Lo Presti, che per la Procura gli avrebbe dato 900.000 euro – aveva sottolineato di essere amico del presidente Formigoni e aveva fatto intendere che parte dei soldi che gli versavo a titolo corruttivo erano destinati allo stesso. Mi viene chiesto di precisare meglio questo passaggio e non saprei come specificarlo. Posso solo dire che le somme di denaro mi venivano richieste da Guarischi sempre motivandole con l’esigenza di intervenire in Regione per farmi ottenere i finanziamenti”.

Guarischi “mi faceva intendere che il rilascio di questi finanziamenti poteva essere agevolato grazie alle sue conoscenze in Regione e in particolare con il presidente Formigoni”, rapporto “nell’ambiente ampiamente noto”.

Ma, spiega il Corriere della Sera, racconta anche come “a Natale 2010 Guarischi mi chiese di comprare un regalo che lui voleva fare al presidente. Andai da Bulgari e comprai dei gemelli da 3.000 euro che consegnai a Guarischi a casa sua, ma non so se poi Guarischi li ha dati a Formigoni: dico questo perché l’anno dopo ricevetti analoga richiesta da Guarischi e andai a comprare sempre da Bulgari in via Montenapoleone un braccialetto d’argento da 1.000 euro, che consegnai a Guarischi a casa sua ma che un mese dopo era al polso di Guarischi. A mia domanda, rispose che se lo era tenuto lui perché gli piaceva”.