Secondo i pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò, Del Puerto, di nazionalità uruguayana, avrebbe preso attivamente parte all’aggressione della troupe del programma tv ‘Nemo del 7 novembre scorso. Nei prossimi giorni verrà fissato l’interrogatorio di garanzia.
“Si comportava come fosse il guardaspalle di Spada – hanno raccontato le due vittime – e fu proprio Alvez a colpire per primo il cameraman”. “I filmati – scrive il gip nel provvedimento di venti pagine – danno contezza di una piena e totale adesione dell’Alvez alla condotta dello Spada con cui condivide e supporta gli argomenti circa i problemi del quartiere. E’ indubbio che Alvez non solo assiste all’impiego del metodo mafioso, ma ne è compartecipe supportando con l’aggressione” al cameraman che accompagnava il giornalista Daniele Piervincenzi “la manifestazione del potere criminale”.
Nel ricostruire le fasi dell’aggressione, il giudice scrive che dal filmato emerge come l’arrestato “prima assiste divertito alle offese di Spada, poi dà manforte con le argomentazioni” e garantisce “la sua presenza e il suo pronto intervento?. In merito alle esigenze cautelari, il gip scrive che sono “le stesse che valgono per Roberto Spada. Apprezzata peraltro l’allarmante pericolosità dell’Alvez che sebbene scarcerato da pochi mesi e dopo un periodo di detenzione durato quasi 4 anni non ha alcuna remora a rendersi protagonista di pubbliche aggressioni”.
Covid, la scoperta dell’aria aperta: con un discreto riproporre l’ovvio si è riscoperto che all’aria aperta ci si contagia di meno, molto di meno. Quindi ristoranti aperti per servire pasti e clienti all’aperto. Per i ristoratori il poter lavorare dal 26 aprile solo all’aperto è stato solo uno stuzzichino. Discriminazione hanno gridato, discriminazione tra chi […]