Omicidio, suicidio, incidente o malore: come è morto Roberto Straccia?

Pubblicato il 9 Gennaio 2012 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Straccia

PESCARA – Il ritrovamento del corpo di Roberto Straccia a Bari apre diversi scenari sulla sua morte. Lo studente di Pescara era scomparso il 14 dicembre mentre faceva jogging. Famiglia e amici ritenevano che il giovane fosse vittima di un sequestro. Ma il cadavere apparso sulle coste di Bari non lascia più speranze. Ora sono quattro le ipotesi avanzate per la sua morte: incidente, suicidio, omicidio o malore.

Il ragazzo, che non sapeva nuotare, potrebbe essere accidentalmente caduto in mare a causa del forte vento e della mareggiata al porto di Pescara dello scorso 14 dicembre. Una ragazza amica dello studente di Moresco ha infatti raccontato: “Era prima di pranzo e mi ero recata al porto turistico per una passeggiata, come faccio spesso, anche quando le condizioni climatiche non sono delle migliori. Quel giorno, però, c’era un forte vento che tirava da sud. Non era freddo, ma le raffiche ti spostavano e le onde erano alte almeno tre metri. Quando mi sono avvicinata al faro, ho rischiato di essere travolta dal mare grosso. Mi sono dovuta aggrappare ad un ferro per non cadere. Mi sono spaventata e sono tornata subito a casa: ero completamente bagnata”. Perché tale ipotesi sia valida, l’abitudinario Straccia avrebbe dovuto cambiare il suo solito percorso da via D’Annunzio in cui viveva al monumento della Nave di Cascella, che si trova in direzione opposta al porto.

Roberto Straccia potrebbe poi essere stato ucciso e gettato a mare in un luogo più a sud di Pescara. Ad alimentare questa ipotesi il fatto che il corpo sia riuscito a raggiungere le spiagge di Bari, eventualità remota secondo gli inquirenti. I fondali frastagliati e il promontorio del Gargano avrebbero dovuto arrestare il passaggio del corpo da Pescara, impedendogli di raggiungere Bari. Il giallo poi viene infittito dalla presenza di una chiave nella giacca del ragazzo, chiave che apre un portone blindato che non corrisponde alla sua abitazione. Gli agenti del Reparto operativo di Pescara si interrogano ora su cosa apra quella chiave e se lo studente non si sia involontariamente esposto ad una situazione pericolosa.

Giovanni Di Tommaso, medico legale romano, ha avanzato l’ipotesi di malore: “Non è raro che malori, anche piuttosto gravi, vengano accusati da atleti o persone allenate. Purtroppo si viene a conoscenza solo di casi mortali e di sportivi conosciuti, di eventi tragici consumatisi sui campi di calcio o su ribalte nazionali ed internazionali. La percentuale di malori seri ad atleti è molto più alta di quello che si pensa”. Malore per cui Roberto si è accasciato, cadendo poi in mare. Questa ipotesi potrà essere confermata dall’autopsia: “In caso di infarto, di ischemia, di ictus, di aneurisma o di collasso, sarebbe impossibile non trovare tracce durante l’esame autoptico”.

Ultima ipotesi è quella del suicidio, un gesto estremo che il ragazzo non avrebbe avuto apparentemente motivi per compiere. Ma il ritrovamento di due scatole di antidolorifici vuoti trovati nella camera di Straccia ed un episodio sospetto nel 2004 alimentano la teoria. Nel 2004 Straccia fu ricoverato in ospedale dopo aver ingerito una sostanza in una bibita acquistata al supermercato. I carabinieri pensarono ad un gesto estremo i quell’occasione, ma il padre Mario Straccia negò e denunciò la multinazionale produttrice della bibita. Denuncia che poi Mario Straccia ritirò, altro evento che ha insospettito gli inquirenti.

Alessandro Meluzzi, psichiatra e consulente del caso, ha fornito il profilo psicologico di Roberto Straccia: “Ci troviamo di fronte ad un ragazzo modello e di buona famiglia che non aveva alcun motivo per un gesto estremo. Mi risulta che stesse attraversando un bel momento della sua vita, era sereno e tutto apparentemente filava liscio. Solo un evento esterno, improvviso e imprevedibile avrebbe potuto far scattare la molla. Qualcosa però che dovrebbe essere accaduto nelle sue ultime ore di vita. Ma questo, al momento, dalle indagini non è ancora emerso”.