Roma, Ama licenzia i 34 dipendenti di Parentopoli

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2015 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA
Roma, Ama licenzia i 34 dipendenti di Parentopoli

Roma, Ama licenzia i 34 dipendenti di Parentopoli

ROMA – Il Consiglio di Amministrazione di Ama, l’azienda dei rifiuti di Roma, ha dato mandato al direttore generale di procedere al licenziamento di 34 dipendenti assunti ai tempi dello scandalo cosiddetto Parentopoli. Si tratta di amministrativi assunti nel 2008, all’inizio dell’amministrazione Alemanno e della gestione Panzironi, a chiamata diretta e tuttora in organico

Per queste 34 assunzioni il Tribunale di Roma ha condannato in primo grado l’allora amministratore delegato di Ama e alcuni ex dirigenti. Secondo le motivazioni della sentenza era emersa “l’illegittimità delle assunzioni” che avrebbero fatto conseguire “un ingiusto vantaggio patrimoniale” ai soggetti assunti. Prima di procedere ai licenziamenti, precisa Ama, l’azienda “ha avviato procedimenti disciplinari ad hoc, dando a ciascuno la possibilità di rispondere per iscritto alle contestazioni mosse”. Su 41 assunzioni 34 sono risultate immotivate.

L’istruttoria che ha portato ai licenziamenti, informa Ama, ha evidenziato invece la legittimità dell’assunzione di 13 autisti. “Le verifiche attuate sulle posizioni degli autisti assunti sempre nel 2008 e citati nella medesima sentenza penale – aggiunge la municipalizzata – hanno dato esito diverso. Dei 23 autisti di allora erano rimasti tuttora dipendenti Ama in 17: di questi 13 hanno chiarito pienamente la propria posizione, con assunzioni che l’azienda ha appurato essere legittime, mentre ai restanti 4 sono state inviate le lettere di licenziamento”.

A settembre, subito dopo la sentenza, il presidente di Ama Daniele Fortini aveva convocato d’urgenza un Cda in cui aveva chiesto di procedere al licenziamento degli amministrativi in questione che “secondo una sentenza penale hanno ottenuto un ingiusto vantaggio patrimoniale da una assunzione illegittima in Ama, non si tratta quindi di un licenziamento discriminatorio ma della presa d’atto di una sentenza rigorosa, inappuntabile e che dice esplicitamente che quelle persone stanno godendo di un vantaggio procurato da un’ingiustizia”.

A dire addio al posto in ufficio nella municipalizzata che si occupa di rifiuti a Roma anche 23 autisti, sempre assunti durante Parentopoli. “Erano stati giudicati inizialmente inidonei – spiega Fortini – Per il Tribunale invece dolosamente hanno avuto, attraverso una correzione dei punteggi, l’idoneità che ha permesso loro di essere assunti”.

D’altronde anche l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino era stato chiaro sul destino degli assunti “amici degli amici” nell’era Alemanno: licenziamento. Anche se si andrà, come avevano annunciato i sindacati, incontro a cause e rischio risarcimenti a più cifre.

Secondo i magistrati molti degli assunti in questione “erano legati da rapporti di parentela o affinità con esponenti politici o persone a costoro vicine ed erano espressione del volere, per nulla trasparente, dell’ amministratore delegato”.

Tra gli assunti oltre a quello che sarebbe poi diventato il genero dell’ex Ad Franco Panzironi, il figlio del responsabile della segreteria di Alemanno, la figlia del caposcorta di quest’ultimo e almeno altre sei persone vicine ad ambienti della politica locale romana.