Roma, l’Atac torna indietro: sugli autobus torna il bigliettaio

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un cura da cavallo per l’Azienda del trasporto romano: questo, in due parole, il piano industriale di ATAC che l’amministratore delegato, Maurizio Basile, ha presentato alla città e ai giornalisti. L’obiettivo del piano è il pareggio di bilancio durante il 2013 grazie agli effetti congiunti dell’aumento della produttività da una parte, e dal taglio di personale e della lotta all’evasione dall’altra. L’ATAC è un’azienda da tempo in difficoltà: dopo tre anni di conti in rosso, il 2010 si è concluso, oltre che con una perdita di esercizio di 120 milioni e centinaia di milioni di debiti con la banche, sulle note amare dello scandalo Parentopoli – un episodio che ha fatto traballare le poltrone della giunta Alemanno.

Diverse le novità per i trasporti romani che saranno messe in atto nei prossimi cinque anni. Messo da parte l’aumento dei costi del biglietto – a cui il Campidoglio aveva opposto un categorico rifiuto – l’ad Basile ha optato per altre soluzioni. In primis l’accorpamento con Atac Patrimonio, la società che ha in dote gli immobili dell’Azienda, i quali saranno rapidamente valorizzati per immettere liquidità. Si procederà, inoltre, ad un allontanamento progressivo di circa 300 colletti bianchi sugli oltre mille in organico. ATAC punta inoltre ad un aumento della produttività del 15% di autisti, macchinisti e operai. Questo traguardo – quello, forse, più delicato – dovrà passare attraverso la concertazione con le sigle sindacali.

Tra i cambiamenti immediatamente visibili ai cittadini romani ci sarà il ritorno del bigliettaio a bordo. Nelle tratte più trafficate, in prevalenza quelle del centro, la presenza di un controllore servirà a ridurre l’alta evasione. Secondo le stime dell’azienda, il 20% del traffico consiste in passeggeri senza biglietto, un buco stimato intorno ai 45 milioni di euro l’anno. Inoltre, nelle tratte periferiche, quelle con minore affluenza, a breve sarà possibile comprare il biglietto direttamente dal conducente. Verranno anche riconsiderate le esenzioni, grazie a dei controlli rinforzati. Attualmente sono 210000 le tessere che permettono l’uso gratuito dei mezzi pubblici a fronte di circa 150000 abbonati.