Roma, Atac: la Procura indaga sui biglietti falsi e sul “caos tornelli”

Pubblicato il 18 Febbraio 2011 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La procura di Roma sta indagando, secondo quanto scrive ‘Il Corriere della Sera’ su una presunta fornitura di biglietti falsi dell’atac e sul sistema dei tornelli sui bus. L’inchiesta, per falso e truffa, è contro ignoti e l’azienda municipalizzata che a Roma si occupa del trasporto urbano è parte lesa.

Ma di cosa si tratta? A seguito di controlli effettuati dalla Guardia di Finanza per tutto il 2010 a da un’inchiesta interna dell’Atac, sembra che dal 2003 al 2009 possano essere stati emessi da biglietterie e tabaccai alcuni biglietti dell’autobus falsi ma che nelle obliteratrici risultavano validi. Una truffa potenzialmente milionaria. Un biglietto per essere “buono” deve avere il codice a barre e il numero di serie. Da qualche mese ha anche un’ologramma, inserito a metà 2010. Di questi codici, quello a barre è il più facile da “taroccare” ed è quello che potrebbe non essere riconosciuto come fasullo dalle macchinette di Atac.

Secondo l’indagine interna all’Atac i biglietti “fasulli” passavano ai tornelli elettronici come fossero buoni perché il sistema centrale era tarato sul livello di controllo più tollerante. Ipotesi, però, che deve essere ancora verificata dalla Procura. Secondo: in alcune biglietterie, i dipendenti erano in grado di stampare titoli di viaggio autentici senza che l’informazione della vendita arrivasse ai terminali dell’Atac.

L’altra questione su cui sta indagando la Procura di Roma, sempre secondo il ‘Corriere della Sera’, è quella dei cosiddetti “tornelli bus”. Ovvero quei tornelli che dovevano essere posizionati sui bus per impedire l’accesso agli avventori sprovvisti di biglietto. I tornelli non sono ancora stati installati e la Procura sta indagando, secondo quanto si legge sul ‘Corriere’, sulle procedure di realizzazione dei tornelli e sugli accordi tra Atac e la società appaltatrice Saima.