Roma, baby-prostituta denuncia l’aguzzino: arrestato 50enne

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA

La teneva segregata, la maltrattava e la costringeva a prostituirsi per le strade di Roma. Ma lei, una ragazzina rumena di soli 15 anni, ha avuto la forza di riprendersi la sua vita e di denunciare il suo aguzzino. L’uomo, un suo connazionale di cinquant’anni con precedenti penali, è finito in manette ed è ora in carcere in regime di isolamento.

Obbligata a vendere il proprio corpo sulla via Salaria di giorno, per il resto del tempo la quindicenne era tenuta prigioniera in una casetta abusiva sul lungotevere della Vittoria, in una delle costruzioni del Cral dell’Inps in stato di abbandono. Ed è lì che il suo carceriere, un suo connazionale con numerosi precedenti penali per rapina e furto, la picchiava e la sottoponeva ad atroci sevizie.

Stanca delle continue violenze e dei tentativi di approcci sessuali, martedì la ragazzina si è rivolta ai vigili urbani chiedendo di essere liberata ed ha raccontato la sua storia al capitano Antonella Borghese, con cui già si era confidata in passato. Un mese e mezzo fa, infatti, era partita una denuncia a carico dell’uomo e la giovane, che non ha alcun parente in Italia, era stata identificata e portata in una casa famiglia da cui però era fuggita.

La caccia all’uomo è durata poco: E. R., già noto alla polizia, è stato arrestato nel pomeriggio ed immediatamente condotto nel carcere di Regina Coeli dove il pubblico ministero ha confermato il fermo operato dagli agenti e ne ha disposto il regime di isolamento.