Roma, Baraka Bistrot a fuoco. Proprietario: “Non riaprirò”. Raggi: “Non arrendetevi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2019 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA
Baraka Bistrot, proprietario: Non riaprirò. Raggi: Solidarietà a Centocelle

Il proprietario del locale Bakara Bistrot distrutto nel rogo a Centocelle, quartiere di Roma (Foto ANSA)

ROMA – Dopo La Pecora elettrica, anche il Baraka Bistrot è stato distrutto da un rogo doloso. Due incendi che colpiscono le attività di Centocelle, quartiere della periferia di Roma. Due attività che si battono per la cultura e che sono state distrutte da ignoti.

“Non riaprirò. Non si può lottare contro una cosa che non sai cos’è”, ha detto il proprietario del Baraka Bistrot. Intanto nel quartiere in cui sono andati a fuoco quattro locali in qualche mese è arrivata il sindaco Virginia Raggi, che ha espresso solidarietà e annuncia la vicinanza delle istituzioni agli esercenti che animano il quartiere: “Non arrendetevi, siamo con voi”.

Se in un primo momento il rogo de La Pecora elettrica, il secondo in pochi mesi, faceva pensare ad atti di militanti fascisti, il nuovo incendio stavolta al Baraka Bistrot apre anche nuove piste investigative. Il Baraka Bistrot aveva espresso solidarietà alla Pecora elettrica, ma il dubbio dopo i diversi roghi degli ultimi mesi è che potrebbe trattarsi di intimidazioni da parte del racket o degli spacciatori di droga del quartiere.

Il proprietario del bistrot però ha deciso di non riaprire e all’ANSA ha dichiarato: “Abbiamo aperto da poco, a settembre. C’è poco da dire. Ripulisco tutto e basta. Non riaprirò. Non si può lottare contro una cosa che non sai cos’è. Ho appena ricevuto una telefonata della sindaca – ha aggiunto – che mi ha espresso sincera solidarietà”.  

Sul posto infatti il 9 novembre è arrivata anche il sindaco di Roma, che ha dichiarato: “Io non ho mai chiesto di militarizzare la città, né ho già parlato con il ministro della Difesa, che non ha mai bocciato alcuna richiesta perché non c’è mai stata da parte nostra una domanda in tal senso”.

Per la Raggi, però, bisogna “tenere alta l’attenzione”: “Queste attività animano un quartiere che è vivo e vitale. Noi vogliamo assolutamente difendere e rafforzare la convinzione dei cittadini che le istituzioni ci sono. Dobbiamo rafforzare questa rete sociale che avete creato come esercenti. Le istituzioni devono aiutare. Cerchiamo di capire insieme quale possa essere la strada migliore”, ha aggiunto rivolgendosi alla donna che gestisce il locale.

Anche il ministro dell’Interno Luciana Larmogese, informata dal Prefetto di Roma della situazione, ha commentato: “Sono in corso le indagini da parte della magistratura per individuare gli autori di queste azioni criminali. L’attenzione e l’impegno del Viminale, ed in particolare del Prefetto e di tutte le Forze dell’ordine che operano nella capitale, sono al massimo”.

Il ministro ha poi aggiunto: “Parteciperò al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si svolgerà il prossimo 15 novembre per una attenta analisi della situazione della sicurezza a Roma ed individuare le iniziative necessarie per rafforzare l’attività di contrasto ai fenomeni di criminalità”. (Fonte ANSA)