Roma brucia ancora, incendio in un deposito Atac e 30 autobus distrutti dalle fiamme

di Alessandro Avico
Pubblicato il 5 Ottobre 2021 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA
Roma brucia ancora, incendio in un deposito Atac e 30 autobus distrutti dalle fiamme

Roma brucia ancora, incendio in un deposito Atac e 30 autobus distrutti dalle fiamme FOTO ANSA

Dopo il devastante incendio che ha distrutto il ponte di ferro, Roma brucia ancora: in fiamme all’alba un deposito dell’Atac, l’azienda municipalizzata dei trasporti pubblici. Tutto è accaduto su via Prenestina. Nell’incendio sono andati distrutti 30 autobus, la maggior parte dei quali a metano. Non ci sono persone coinvolte. L’incendio è scoppiato alle 4.30 ed è stato messo sotto controllo dai vigili del fuoco. 

Roma, la causa dell’incendio alla rimessa Atac

Stando ad una prima ricostruzione le fiamme sarebbero partite da un autobus guasto. Una ipotesi che ricorda quanto già accaduto in una rimessa Atac, quella volta a Grottarossa, lo scorso 20 agosto. A condurre i rilievi, dopo lo spegnimento dell’incendio, i carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci, il compito di indagare invece ai militari del Nucleo operativo della Compagnia di Roma Montesacro.

L’incendio del ponte di ferro

Sempre a Roma, nella notte tra sabato e domenica ha preso fuoco il ponte dell’Industria noto ai romani come ponte di ferro. L’importante struttura collega i quartieri Ostiense e Marconi ed è un punto nevralgico della città.  Ora si sta cercando di capire cosa abbia provocato l’incendio. Il ponte venne costruito tra il 1862 e il 1863 da una società belga per congiungere la linea ferroviaria di Civitavecchia alla stazione centrale Termini. Cosa ha provocato l’incendio e il crollo di parte della passarella pedonale che ospitava una galleria per il passaggio dei tubi del gas e dell’elettricità?

Prima delle fiamme si è sentito uno scoppio, raccontano le persone che abitano in zona. Tra le ipotesi sarebbe spuntata ora quella del corto circuito: chi indaga non esclude infatti che il punto di innesco possa essere stato in una parte del ponte e che le fiamme si siano poi propagate alle sterpaglie sottostanti. Di sicuro negli oltre 130 metri di lunghezza del ponte che ospita tre tubature, l’Italgas non ha rilevato perdite e quindi anche la pista della fuga di metano è stata esclusa.