ROMA – Appartiene allo studente americano Beau Solomon, 20 anni, il corpo ritrovato lunedì mattina nel fiume Tevere a Roma. Il corpo è stato notato vicino ponte Marconi e dopo qualche ora è stato identificato. Ora la procura indaga per omicidio contro ignoti: sul corpo del ragazzo ci sono segni di percosse, improbabile pensare a un suicidio anche per altre ragioni.
Di Beau non si avevano notizie da giovedì 30 giugno. Il ragazzo quel giorno era appena arrivato a Roma dove avrebbe dovuto frequentare un corso alla John Cabot University. Beau era uno studente della University of Wisconsin-Madison temporaneamente in soggiorno nella capitale.
A denunciarne la scomparsa i genitori, dopo che compagni del giovane avevano dato l’allarme. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane giovedì sera si era recato con degli amici in un bar a Roma a piazza Trilussa, ma a un certo punto si è allontanato per cercare un bagno. Dopo di allora, il mistero.
Non avendolo poi visto a lezione il giorno successivo gli studenti hanno avvertito le autorità. Risulta inoltre che dal momento della scomparsa le carte di credito del ragazzo siano state utilizzate: sono spariti 1500 dollari dal suo conto. Scrive Il Corriere della Sera:
Il ragazzo è sparito la sera stessa del suo arrivo nella Capitale. Qualcuno potrebbe aver speso circa 1.500 dollari con la sua carta di credito subito dopo la sparizione dello studente. Particolare che, se confermato, potrebbe aprire nuovi scenari in tutta la vicenda. Tanto più che il cadavere ripescato presenta evidenti ferite con macchie di sangue e che la procura ha aperto un’indagine per omicidio. La birra con gli amici poi la scomparsa Quella sera Bean, che vive con i genitori in Wisconsin, era uscito per andare a bere birra con il suo compagno di stanza alla John Cabot. Erano andati a piazza Trilussa, ritrovo anche di molti studenti Usa a Roma. A un certo punto pero’ il ventenne avrebbe detto di dover andare in bagno e per questo sarebbe entrato in un locale da dove e’ però sparito. Da allora lo hanno cercato tutti, la famiglia, gli amici, l’università e anche la polizia che ha reso nota la notizia solo lunedì. Poi il ritrovamento del suo corpo nelle acque del Tevere. Si indaga adesso per capire chi, in questi giorni, abbia usato la sua carta di credito e per identificarlo anche attraverso le immagini della videosorveglianza di negozi e centri commerciali.
“Abbiamo visto un uomo che ha gettato una persona nel Tevere”. Così due testimoni avrebbero visto la terribile scena in cui una persona nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio ha gettato nel Tevere quello che molto probabilmente era Beau Solomon. I testimoni, due italiani, hanno subito dato l’allarme la notte stessa.
I due testimoni ascoltati hanno detto di avere visto la scena nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio, ovvero la notte in cui è scomparso Beau Solomon, all’altezza di Ponte Garibaldi. Secondo una prima ipotesi e anche da elementi desunti dall’analisi esterna del cadavere lo studente sarebbe morto annegato dopo essere rimasto tramortito sbattendo dopo essere stato scaraventato nel fiume. La ferita che ha in testa è infatti compatibile con una caduta. Il pm Marcello Monteleone procede contro ignoti per il reato di omicidio. Ma si valuta anche l’ipotesi della rapina alla luce della sparizione del telefonino e del portafogli e delle spese per 1.500 dollari fatte con la carta di credito del giovane americano.