Roma, elicottero precipitato nel Tevere: le vittime sono un ex pilota Alitalia e una sua amica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2020 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA
Roma, foto d'archivio Ansa del Tevere

Roma, elicottero precipitato nel Tevere: a bordo c’erano due persone (foto d’archivio Ansa)

Elicottero precipitato nel Tevere: una delle vittime è un ex pilota dell’Alitalia.

Lo si apprende da fonti investigative. Il 78enne era decollato ieri, venerdì 10 luglio, da una pista nella sua villa di Torrita Tiberina, alle porte di Roma.

L’altra vittima è un’amica di famiglia dell’uomo, che era ospite in questi giorni a casa sua con il marito.

L’ex pilota dell’Alitalia era in possesso di regolare licenza di volo.

A quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Monterotondo, il velivolo ha toccato un cavo dell’alta tensione ed è caduto nel fiume.

Queste al momento le prime informazioni sull’elicottero precipitato alle porte di Roma.

Intanto il corpo del 78enne è stato recuperato.

A coordinare le operazioni i carabinieri della compagnia di Monterotondo delegati dalla procura di Rieti.

Roma, elicottero precipitato: il racconto dei testimoni

L’elicottero, precisano i vigili del fuoco, è caduto a Nazzano, vicino Roma, nei pressi del ristorante “Piccolo Paradiso”, nella Riserva di Nazzano Tevere Farfa.

“Ma noi non ci siamo accorti di nulla – spiegano dal locale – forse è accaduto in una parte non riusciamo a vedere”.

Alcuni testimoni avrebbero visto l’elicottero, civile, toccare i fili dell’alta tensione e poi cadere nel fiume, inabissandosi. 

“Abbiamo messo a disposizione delle squadre dei sommozzatori i nostri battelli normalmente adibiti al servizio di navigazione collettiva – spiega il presidente della Riserva, Dario Esposito –  che insieme al gommone dei vigili del fuoco stanno perlustrando le zone”.

“I guardiaparco della Riserva di Nazzano Tevere Farfa stanno lavorando sin da subito a supporto dei Vigili del Fuoco.

“In particolare – prosegue – i guardiaparco che conoscono centimetro per centimetro tutta l’area della Riserva, stanno fornendo indispensabili indicazioni sulle caratteristiche dei luoghi, soprattutto in relazione all’altezza delle acque per restringere il campo delle ricerche.

Abbiamo poi messo a disposizione delle squadre dei sommozzatori i battelli di proprietà della Riserva normalmente adibiti al servizio di navigazione collettiva, che insieme al gommone dei vigili del fuoco stanno perlustrando le zone. Sul posto anche il direttore della Riserva, Pigi Capone”. (Fonti: Ansa, Il Messaggero, FanPage).