Roma, furto a casa di Pierluigi Fioretti (AN): bottino da 200mila euro

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2016 - 12:13 OLTRE 6 MESI FA
Roma, furto a casa di Pierluigi Fioretti (AN): bottino da 200mila euro

Roma, furto a casa di Pierluigi Fioretti (AN): bottino da 200mila euro

ROMA – Furto a casa di Pierluigi Fioretti, 68 anni, esponente di Alleanza Nazionale che in passato ha ricoperto vari incarichi negli enti locali a Roma. Il suo appartamento vicino tra via Pinciana e via Isonzo, vicino a Villa Borghese, è stato svaligiato sabato sera. Il bottino si aggira sui 200mila euro, tra gioielli, orologi e pietre preziose.

A dare l’allarme, i padroni di casa, che quando sono rientrati da una serata fuori hanno trovato la casa completamente sottosopra: cassetti svuotati e gettati a terra, come molti mobili, tappeti spostati e armadi svuotati.

Racconta Marco De Risi sul Messaggero:

Dopo aver rovistato l’abitazione i malviventi hanno trovato quello che cercavano. Nascosti dentro un armadio c’erano gioielli e monili in oro. Sono stati portati via. Da una prima stima, l’ammontare del bottino si attesta ad oltre 200.000 euro. «Le cose di valore accumulate in una vita di lavoro» ha detto il politico alla polizia, sottolineando come ad alcuni oggetti era legato anche sul piano affettivo. Sono spariti orologi, catene d’oro e anche qualche pietra preziosa. Chi ha messo a segno il colpo, almeno secondo gli inquirenti, non è uno sprovveduto. I ladri sono entrati dalla porta principale dell’appartamento che è blindata. Hanno usato una serie di arnesi da scasso molto sofisticati riuscendo a forzare e ad aprire la porta. Sono stati trovati sul pianerottolo alcuni stracci e canovacci probabilmente usati dalla banda per attutire i colpi sferrati sulla serratura.

Nell’appartamento è intervenuta una squadra della polizia scientifica. Gli agenti hanno eseguito il sopralluogo senza tralasciare nulla. Hanno usato reagenti particolari che permettono di individuare impronte digitali e anche elementi organici (capelli, saliva) utili a risalire al Dna dei responsabili del furto. Si dovrà attendere alcuni giorni per alcuni esami su alcuni rilievi ma almeno per ora i banditi pare abbiano agito indossando guanti. Gli uomini della Mobile stanno setacciando l’ambiente dei ricettatori e visionando gli impianti di videosorveglianza della zona.