Roma: inseguimento sul Gra per sfuggire ai carabinieri, due rom seminano il panico

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 17 Settembre 2019 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA
Roma: inseguimento sul Grande raccordo anulare per sfuggire ai carabinieri, due rom seminano il panico

Nella foto Ansa, una pattuglia dei carabinieri

ROMA – Inseguimento da film la mattina di lunedì 16 settembre sul Grande raccordo anulare di Roma, dove due rom di 25 e 26 anni, originari della Bosnia, hanno seminato il panico fuggendo per 11 km dai carabinieri del Nucleo radiomobile e della stazione San Paolo. I due hanno provocato anche un incidente, fortunatamente senza feriti, prima di essere bloccati nei pressi del campo nomadi di via Luigi Candoni: sono stati arrestati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’auto è stata sequestrata.

L’inseguimento è partito quando, in via Giustiniano Imperatore, una pattuglia dei Carabinieri della stazione San Paolo ha notato una Skoda Fabia con a bordo due uomini con fare sospetto e si è affiancata per procedere ad un controllo. Il conducente dell’auto ha ignorato l’alt dei militari ed ha schiacciato il piede sull’acceleratore, dando inizio ad una lunga fuga per le vie cittadine.

L’uomo alla guida, che aveva come meta il campo nomadi di via Luigi Candoni, ha imboccato il Gra, compiendo diverse manovre spericolate e pericolose, sia per lui che per gli altri utenti della strada, tanto da tamponare un mini-suv con alla guida una 59enne romana, rimasta illesa. Arrivata all’uscita Parco de Medici, l’auto è riuscita ad entrare all’interno dell’insediamento nomadi, dove Salkanovic e Sulejmanovic sono riusciti a dileguarsi a piedi facendo perdere proprie tracce.

Le pattuglie del Nucleo radiomobile arrivate all’ingresso sono state anche oggetto di lancio di sassi da parte di una 22enne. I due fuggitivi sono stati bloccati nell’area boschiva adiacente al campo nomadi mentre l’auto, sprovvista della copertura obbligatoria assicurativa, è stata sequestrata. Per la 22enne è invece scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. (Fonte Agi).