Roma, la banda delle case occupate: lo ha fatto anche la zia della rom dell’appartamento di Ennio

Ormai a Roma si può tranquillamente parlare della banda delle case occupate. Adocchiano spazi non abitati (o temporaneamente vuoti) ed entrano senza autorizzazione. Ricordate il caso di Ennio Di Lalla? Non è isolato, ora c’è un caso analogo sempre nella stessa zona (quartiere Don Bosco). E la persona che ha occupato questa nuova casa è parente di quella che si era insediata a casa di Ennio.

Roma, la banda delle case occupate: anche la zia della rom di casa di Ennio

E’ Il Tempo a parlare dell’ultima casa occupata in quella zona di Roma. Si tratta di una casa di edilizia popolare di proprietà dell’Inps al piano terra di via Calpurnio Fiamma. La casa è stata occupata dalla zia della 29enne che si era introdotta nella casa di Ennio Di Lalla.

E anche al momento dello sgombero della casa di Ennio questa donna si sarebbe fatta viva per portare via (insieme alla nipote) oggetti dall’appartamento. La casa in cui si è insediata adesso è stata lasciata dal precedente inquilino a luglio. Nello stesso complesso, scrive il Tempo, ci sarebbero altri 7 appartamenti occupati. Tanto basta per parlare di banda.

Ennio Di Lalla, a Dritto e Rovescio la rom nega l’occupazione della casa

Una delle due rom accusate di aver occupato la casa del quartiere Don Bosco ha parlato davanti alle telecamere di Dritto e Rovescio. Paolo Del Debbio le ha chiesto: “Ci sono le immagini, l’appartamento era sfasciato, chi è stato?”. Lei ha replicato: “Non è vero, era già ridotto così, è stato Ennio, lui dice le bugie”. 

Poi, durante una conversazione – non ripresa dalle telecamere – con l’inviato della trasmissione, la rom ha aggiunto: “Non dite più che l’appartamento è stato occupato, perché io non ho fatto un’occupazione, Ennio mi ha fatto entrare dentro”. 

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