Roma. Lettera di Simone, gay suicida: “Quanti soprusi”. Istigazione a suicidio?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2013 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA

Roma. Lettera di Simone, gay suicida: "Quanti soprusi". Istigazione a suicidio?ROMA – Roma, il ragazzo gay suicida aveva anche scritto nella sua ultima lettera che era stato vittima di soprusi e angherie. Nella lettera il ragazzo fa riferimento a vessazioni subite negli ultimi mesi. Nel procedimento si ipotizza il reato di istigazione al suicidio.

Su questo aspetto, ovvero di possibili vessazioni e discriminazioni, i pm della Procura di Roma stanno concentrando la loro attenzione.

Gli inquirenti stanno analizzando la lettera, nella quale non vengono fatti nomi ma, spiegano fonti investigative, “emergono elementi chiari del disagio in cui viveva il giovane” vittima di vessazioni.

Si tratta dello stesso biglietto in cui il giovane lancia un atto d’accusa: “L’Italia è un paese libero ma ci sono gli omofobi. Chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza”.

Chi indaga vuole chiarire, in primo luogo, perché il giovane abbia scelto l’undicesimo piano di un palazzo del comprensorio dell’ex pastificio della Pantanella, nella zona di via Casilina, per lanciarsi nel vuoto mentre la sua abitazione si trova nella zona di Centocelle.

Gli uomini della scientifica hanno, inoltre, escluso che Simone fosse salito all’undicesimo piano in compagnia di qualcuno. Dai rilievi effettuati non sono emerse altre impronte o tracce se non quelle del ragazzo mentre si sta ancora lavorando sul cellulare e sui contatti dei social network.

Risposte importanti alle indagini potrebbero arrivare dalla sorella del giovane che era a conoscenza della omosessualità del ragazzo e che forse potrebbe dare elementi utili a capire se realmente il ragazzo fosse perseguitato da qualcuno.