Roma: mangia la delibera del condominio ma non evita i nuovi lavori
Pubblicato il 31 Luglio 2019 - 09:45 OLTRE 6 MESI FA

Un condominio nella foto Ansa
ROMA – Un condomino romano (zona Torrino), forse esasperato dai continui e costosi lavori di ristrutturazione del palazzo, durante una assemblea di condominio si è mangiato, alla lettera, la delibera che doveva autorizzare le spese. In puro stile Fantozzi con gesto fulmineo ha strappato la delibera e se l’è infilata in bocca prima di ingoiarla.
Non è stata una buona idea, perlomeno inutile. La Corte di Cassazione ha confermato in questi giorni che mangiare la delibera è un reato. Si tratta di violenza privata, a nulla sono serviti i ricorsi dell’avvocato intesi a dimostrare che non c’è stata violenza privata.
Per la Cassazione quel gesto non rappresenta nemmeno un fatto “tenue” tale da fargli riconoscere la non punibilità.
Per la Suprema corte – segnala Il Sole 24 Ore che ha diffuso la notizia – il rissoso ricorrente ha comunque “costretto i partecipanti dell’assemblea condominiale a tollerare quantomeno la sospensione dei lavori, e a chiamare la polizia e poi redigere nuovamente il verbale strappato”.
Il mangiatore di delibere dovrà ora accollarsi, oltre alle odiose spese di ristrutturazione, un conto da 8500 euro di spese legali. (fonte Sole 24 Ore)