Roma, minaccia donna con due siringhe usate: “Dammi tutto o ti pungo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Ottobre 2016 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Roma, minaccia donna con una siringa: "Dammi tutto o ti pungo"

Roma, minaccia donna con una siringa: “Dammi tutto o ti pungo”

ROMA – Ha avvicinato una donna all’esterno della stazione metro Anagnina, a Roma, e ha minacciato di pungerla con due siringhe usate se non gli avesse consegnato soldi e borsa. Siringhe con cui l’uomo, un tossicodipendente che soffre di epatite B, si era iniettato della cocaina liquida poco prima. L’uomo poi l’ha aggredita e ha iniziato a picchiarla brutalmente, ma l’intervento di una pattuglia della polizia che era lì vicino ha evitato il peggio. Il poliziotto è intervenuto e dopo una colluttazione ha bloccato il tossicodipendente, che è stato arrestato.

Veronica Cursi su Il Messaggero scrive che la donna, 25 anni, era uscita alla stazione metro Anagnina e aveva raggiunto la sua auto nel parcheggio esterno, quando è stata avvicinata dall’uomo, Alessandro T., tossicodipendente di 40 anni in cura presso il sert di Frascati, la mattina del 25 ottobre. L’uomo l’ha prima minacciata con le due siringhe usate e poi l’ha picchiata:

“Calci, pugni in faccia. L’uomo l’ha scaraventata sul cofano della macchina e le ha rubato la borsa con i soldi, scappando nella campagna circostante. E’ la seconda aggressione a Roma ai danni due ragazze in meno di 24 ore. Fortunatamente in quel momento passava lì davanti una pattuglia della polizia locale dell’U.S.D.P.A – Unità di supporto al Dipartimento Politiche abitative – che ha notato la scena ed è intervenuta immediatamente. Un agente ha inseguito il tossicodipendente, c’è stata una collutazione, ma il poliziotto è riuscito a bloccare e ad arrestare l’uomo. Si tratta di Alessandro T., 40 anni, tossicodipendente in cura presso il sert di Frascati.

La donna aggredita in stato di choc è stata portata al policlinico Casilino: ha escoriazioni al viso e al ginocchio e adesso dovrà sottoporsi agli accertamenti di rito trattandosi di un tossicodipendente, affetto da epatite B. Anche l’agente intervenuto è stato medicato”.