Roma, morto l’uomo investito dallo scippatore a San Basilio

Pubblicato il 22 Settembre 2011 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 22 SET – E’ morto Ennio Lupparelli, il romano di 68 anni investito nella Capitale dopo aver inseguito il rapinatore che l’altro ieri sera aveva scippato sua moglie.  L’uomo, gravemente ferito alla testa, era stato subito operato d’urgenza all’ospedale Pertini, ma le sue condizioni erano fin da subito considerate disperate. Il malvivente lo aveva travolto con la propria auto durante la fuga, mentre scappava in retromarcia durante una manovra.

L’uomo è rimasto vittima dell’ennesimo episodio di violenza che si registra a Roma, segnata, negli ultimi tempi, da una scia di agguati mortali in strada e fatti di sangue. Dopo che i medici hanno constatato la morte cerebrale dell’uomo, i parenti hanno deciso di autorizzare, per la donazione, l’espianto degli organi.

Il sindaco, Gianni Alemanno, si è detto ”profondamente addolorato per la sua morte. Saremo vicini alla famiglia in tutti i modi. Per fortuna è stato assicurato alla giustizia il responsabile e questo ci consente di dare giustizia ai familiari”.

Cristiano Mennoni, pregiudicato romano di 33 anni, è finito in manette all’alba di ieri e adesso è accusato di omicidio volontario e rapina. La sua posizione, con la morte dell’uomo che ha investito, si è aggravata. La procura di Roma modificherà l’imputazione nei suoi confronti che, fino a questa mattina, era per rapina e tentato omicidio.

Anna, la moglie dell’anziano morto, aveva chiesto ieri sera ”giustizia” e ”certezza della pena” per chi aveva ridotto in fin di vita suo marito. La coppia stava incamminandosi sul marciapiede per andare a cena a casa di amici quando èstata avvicinata dall’auto del malvivente che ha scippato la donna. Il marito non si era lasciato intimidire e lo aveva rincorso a piedi, ma il delinquente aveva imboccato un vicolo cieco e durante la fuga, dopo aver innestato la retromarcia, lo aveva travolto, schiacciandogli la testa.

”Di sera, quando cala il buio, abbiamo paura di uscire. Qui gli scippi e i furti sono all’ordine del giorno”, avevano denunciato ieri gli abitanti del quartiere di San Basilio, dove è avvenuta la tragedia. ”Episodi del genere non sono nuovi qui – avevano spiegato altri residenti del quartiere alla periferia nord-orientale della Capitale – servono controlli, ormai è una situazione che va avanti da anni, gira anche molta droga e di sicuro ci sono diversi tossicodipendenti che per pochi spiccioli rischiano di ammazzarti”.